VIBO VALENTIA - L’ora x per l’amministrazione comunale potrebbe scattare a breve. I rapporti sono tesi da giorni nella maggioranza. E il PSC che il sindaco e la giunta hanno deciso di portare in consiglio il prossimo 24 Luglio rischia di diventare la goccia che può far traboccare il vaso.

Nella mattinata odierna, al primo piano di palazzo “Razza” si presenterà la delegazione di Forza Italia, composta dal coordinatore provinciale Domenico Arena, dal consigliere regionale Salvatore Bulzomì e dal capogruppo in consiglio Maddalena Basile. A loro D’Agostino  dovrà chiarire quali strategie  sono state messe in atto rispetto alle richieste che i forzisti avevano esplicitato nel documento letto nell’ultima seduta consiliare da Gregorio La Gamba. Richieste inerenti le principali emergenze della città: dal degrado dei quartieri, all’abbandono delle frazioni, passando per il parco urbano e la questione Eurocoop. Ma soprattutto, Arena, Basile e Bulzomì pretenderanno spiegazioni sull’accelerazione impressa all’iter del nuovo PSC che arriverà in consiglio per l’adozione già nella seduta del prossimo 24 Luglio, nonostante il flop in seconda commissione. 

Una scelta per nulla gradita ai berlusconiani, tanto che nei giorni scorsi il responsabile provinciale del partito ha parlato di <>. Ergo, il sindaco potrebbe trovarsi questa mattina con le spalle al muro. Il momento, insomma, è delicato. FI non fa mistero che in mancanza delle adeguate risposte potrebbe scegliere nella riunione che si terrà nel tardo pomeriggio di uscire definitivamente dalla maggioranza, passando ad “un’opposizione costruttiva”. In parole semplici, il partito della Santelli giudicherebbe di volta in volta i singoli provvedimenti licenziati  da una giunta, dalla quale gli azzurri continuano a tenersi distanti. Nervi tesi, dunque. Anche perché a  complicare le cose, proprio quando sembrava intravedersi una parziale schiarita nei rapporti tutt’altro che idilliaci con l’inquilino del palazzo, è stato il Piano Strutturale. Il delicato strumento urbanistico è finito, per motivi diversi, nel mirino delle due principali forze politiche,  PD e Forza Italia. Il principale partito d’opposizione ha bocciato in maniera netta l’impostazione del PSC,  << le cui linee-guida – ha tenuto a sottolineare però l’assessore all’Urbanistica – sono state date dalla precedente giunta di centrosinistra. Modificarlo – ha puntualizzato Nicola Donato – significherebbe tornare a uno stato primordiale>>. Gli azzurri, invece, non intendono transigere sulla ormai rinomata determina n. 64 che blocca l’edilizia nell’area delle “Marinate”. “Determina – ha sottolineato  l’assessore – che ci sarà con e senza il piano, fin quando gli organi competenti non dimostreranno l’inesistenza del pericolo in quella zona della città>>.