I selfie in camice, le uscite e le cene con quelli che da colleghi erano diventati amici. E poi i travestimenti per halloween e la torta con le candeline per i suoi trent’anni. Infine, la proclamazione in videochiamata il 9 novembre del 2020, quando era diventata specialista in Ginecologia e Ostetricia con il massimo dei voti e la lode. Immagini che mostrano una Sara Pedri sorridente e solare, durante gli anni passati a Catanzaro per i suoi studi, lontano da quel terribile 4 marzo del 2021 in cui è scomparsa senza lasciare più traccia.

Sono le immagini racchiuse in un video realizzato dai suoi colleghi dell'ospedale Pugliese-Ciaccio, in occasione dell’incontro con la famiglia, alla quale – a due anni esatti dal conseguimento - è stato consegnato il diploma di specializzazione che Sara non ha mai potuto ritirare. Otto minuti di foto che scorrono sulle note de “I migliori anni della nostra vita” di Renato Zero e di “Sara” di Pino Daniele.  

«Che questo nostro piccolo gesto, possa ricordarti per ciò che sei! Una nostra grande amica. Una stupenda persona e una professionista assoluta»: le poche righe all’inizio del video, che ora la sorella di Sara, Emanuela, ha deciso di pubblicare su facebook ringraziando «tutto il team dell'ospedale di Catanzaro Pugliese-Ciaccio per queste parole d'amore e per le immagini che ci hanno tanto emozionato e commosso».

«Queste immagini – ha scritto ancora Emanuela Pedri - rappresentano proprio i migliori anni della vita di Sara e dimostrano che il suo sorriso è rimasto nei cuori di chi l'ha amata». E la giovane dottoressa originaria di Forlì, giunta in Calabria dopo la laurea in Medicina a Ferrara, davvero non è stata dimenticata a Catanzaro. Anche qui si spera e si prega, affinché il suo corpo sia ritrovato e si faccia luce sulla sua scomparsa, arrivata dopo i maltrattamenti che avrebbe subito nell’ospedale di Trento, dove aveva preso servizio da poco. Proprio per i suoi studi completati nel sud Italia, Sara era stata oggetto di scherno e umiliazioni.

Il video pubblicato oggi da Emanuela Pedri è stato condiviso anche dalla dottoressa Roberta Venturella, tutor di Sara durante la specializzazione a Catanzaro: «Credo sia importante che chi non l’ha conosciuta dal vivo, chi non ha vissuto Sara e ne ha solo conosciuto la storia dopo la scomparsa, possa avere anche solo un assaggio di ciò che era – ha scritto la dottoressa sulla sua pagina -. Sono solo foto, ma esprimono bene la solarità e la gioia di questa ragazza, la sua socialità, la sua perfetta integrazione nella nostra realtà, la sua capacità di bilanciare lavoro e svago. Sara, piccola, il tuo sorriso non lo dimenticheremo mai».