Riunione allargata delle assemblee locali della vallata Stilaro-Allaro in cui si chiede la revisione del progetto. I sindaci: «Momento storico»
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Costituire un tavolo tecnico per la predisposizione di una proposta progettuale relativa alla nuova variante della statale 106. È stato questo l’oggetto di un documento politico approvato congiuntamente da nove consigli comunali della vallata Stilaro-Allaro, riuniti a Caulonia e contrari al progetto dell’Anas del prolungamento della bretella che attraverserà il territorio comunale.
«È un momento storico. L’amministrazione di Caulonia è stata pioniera nel porre la variante 106 all’attenzione della comunità – ha dichiarato il sindaco cauloniese Franco Cagliuso –. Non vogliamo perdere i fondi già stanziati, ma pretendiamo che l’investimento porti benefici reali e duraturi. La variante 106 non è solo un progetto infrastrutturale, ma un’opportunità di crescita per le generazioni future».
Presenti in sala gli amministratori locali di Monasterace, Camini, Riace, Stilo, Pazzano, Bivongi, Stignano e Placanica, nonché i rappresentanti di diverse associazioni del territorio, quali il Corsecom, la Protezione Civile e il “Comitato spontaneo 106”.
Tra le principali richieste delle amministrazioni coinvolte, come ha espresso il primo cittadino di Stilo Giorgio Tropeano, emerge l’esigenza di «Progettare un’opera che tenga conto delle specificità territoriali, valorizzando i borghi storici e garantendo una viabilità funzionale e sostenibile».
Il progetto commissariale prevede una nuova tratta stradale che, partendo da Roccella Jonica e arrivando al bivio per Focà, si sviluppa in prossimità del centro urbano di Caulonia Marina, tagliando cosi fuori i centri interni diversamente da quanto previsto con il tracciato indicato nel PRG, impattando gravemente sulle pregiate colture agrumarie di contrada Aguglia.
Intanto prosegue la raccolta firme proposta dal comitato spontaneo, i cui componenti hanno esposto un lungo striscione all’esterno dell’auditorium Frammartino chiedendo “Rispetto per il territorio e per i cittadini della Locride”. «Il tracciato proposto dall'Anas - spiega Nicola Scuteri - E' troppo vicino all'attuale statale 106, prevedendo una sola carreggiata con doppio senso di marcia anziché le 4 corsie e così duplicando un’altra “strada della morte”, non configurandosi pertanto come arteria di adeguata mobilità ai fini della fruizione del territorio con la creazione di collegamenti diretti con l’entroterra».