VIDEO | Il neo eletto alla guida dell'ateneo di Catanzaro è già al lavoro anche se il suo insediamento avverrà a novembre. E alle polemiche risponde: «Nessuna scelta calata dall'alto, su di me consenso unanime»
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Il neo rettore dell'Università Magna Graecia di Catanzaro Giovanni Cuda ha le idee chiare ed è gia al lavoro anche se il suo insediamento effettivo avverrà nel prossimo mese di novembre.
Ci riceve infatti ancora nel suo studio al corpo G dell'Università dov'è ospitata la BioTecnoMed, società di ricerca molecolare di cui è presidente. Nonostante un'estrazione culturale profondamente scientifica nella sua agenda le priorità sono di altro genere.
«Mi piacerebbe attivare corsi di area umanistica - dice - anche per rispondere alle legittime richieste della città che ha già espresso il suo interesse verso discipline non necessariamente biomediche».
Il suo mandato coincide con l'attivazione di Azienda Zero a livello regionale e di Azienda unica Dulbecco che unifica gli ospedali catanzaresi. Gli strumenti per affrontarli Cuda li identifica nella capacità di convincere i colleghi delle ex Ao Mater Domini e della ex Ao Pugliese-Ciaccio che «la nuova azienda è una win-win, una operazione in cui non ci saranno vincitori e perdenti, ma sarà una soluzione vincente nella richiesta di salute che viene dal territorio regionale».
Il neo magnifico non è intimorito neppure dalle questioni spinose, il pronto soccorso della struttura nel quartiere Germaneto e la rivalità per i primariati.
«Stiamo lavorando molto su questi punti - rassicura - abbiamo da poco chiuso il bando per un posto di professore ordinario in medicina d'urgenza e ci stiamo attrezzando per erogare questi servizi, che sono interdisciplinari e complessi. Con spazi e personale ed il fondamentale ausilio della Cittadella regionale ce la dovremmo fare».
Gli offriamo l'opportunità di togliersi eventuali sassolini dalla scarpa chiedendo a Gianni Cuda se vuole rispondere alle polemiche stampa che lo hanno descritto come predestinato alla massima carica per volontà di potenti personaggi ancora gravitanti in orbita universitaria.
«Mi hanno fatto un po’ sorridere queste iniziative - risponde tranquillo il 61enne di Andali (Catanzaro) - che tutto sommato ci stanno in chiave pre-elettorale. Il consenso quasi totale parla chiaramente a favore di una candidatura "top down", non "bottom up"».
Nessun rettore-ombra dunque?
«No, no - sorride ancora - non ci sono rettori ombra all'Università Magna Graecia di Catanzaro».