In attesa dell'avvio ad ottobre a Crotone del primo anno del corso universitario di Medicina, l'Amministrazione comunale "blinda" lo storico risultato dell'Università in città attraverso una deliberazione di giunta che stanzia tutte le risorse necessarie per garantire il corso per i successivi anni accademici. Lo comunica, con una nota, il vicesindaco, Sandro Cretella.

L'esecutivo ha approvato, infatti, un provvedimento con il quale si prevede uno stanziamento di un milione di euro a valere sulla programmazione 2025 attraverso i fondi dell'accordo stipulato con l'Eni. Soldi destinati alla ristrutturazione del corpo di fabbrica che ospita la sede universitaria al fine di renderlo idoneo ad ospitare il secondo ed il terzo anno del corso di laurea.

L'Amministrazione ha anche dato mandato all'utilizzo delle risorse necessarie per le attività di progettazione dell'intervento di ristrutturazione già a valere sulla corrente annualità di cui all'accordo con l'Eni se la struttura ad ottobre sarà già pronta ad ospitare i corsi del primo anno riservati ad 84 studenti, l'Amministrazione comunale ha già programmato per i prossimi anni non solo di rafforzare il corso ma anche per aprire a scenari futuri che potrebbero portare, per i positivi rapporti intrapresi con i rettori dell'Università della Calabria e dell'Università Magna Graecia, oltre che con la Regione, a nuove iniziative grazie proprio alla presenza di una struttura idonea ad ospitare corsi universitari.

«È espressa volontà del sindaco - afferma il vicesindaco Cretella - che la storica occasione per la città di Crotone di essere sede universitaria non solo si rafforzi, ma che si sviluppi in senso ampio. Già arrivano notizie positive circa la richiesta di accesso al corso universitario in Medicina. E questo conforta l'impegno, anche di natura finanziaria, che la nostra Amministrazione ha messo in campo. Con questo nuovo provvedimento di Giunta si guarda già al futuro. L'Università a Crotone rappresenta sicuramente un elemento di sviluppo dal punto di vista sia culturale che economico sociale».