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Bolla la contestazione nei suoi confronti come una sceneggiata il Rettore dell'Università della Calabria Gino Crisci. E al documento di sfiducia votato a margine di una manifestazione organizzata dall’ex prorettore Guerino D’Ignazio e dal professor Nuccio Ordine, suoi principali oppositori, il Magnifico contrappone dati che, a giudizio di Crisci, certificano il risanamento dei conti e la crescita della didattica e della qualità della vita all'interno del Campus.
Università della Calabria: sfiduciato il rettore Gino Crisci
Numeri e cifre illustrate nel corso di un’articolata conferenza stampa, organizzata da Crisci per trarre un bilancio a metà del suo mandato. Il rettore ha ricordato le fonti di finanziamento a cui l'ateneo calabrese attinge. Le risorse erogate dallo Stato con il Fondo di Finanziamento Ordinario, sono tra le più basse rispetto alle altre università italiane, in rapporto al numero degli studenti e sono quasi per intero assorbite dalle spese per il personale. In particolare, tra il 2010 ed il 2015 le entrate sono calate di oltre dieci milioni di euro, con un abbattimento in termini reali del 30%. All'Unical non giungono contributi da privati e le tasse universitarie, agganciate al reddito Pil espresso dalla Calabria, generano un gettito più basso rispetto alla media nazionale. Il risultato è un netto squilibrio tra i fondi su cui può contare una università media del nord rispetto all'ateneo di Arcavacata.
Crisci ha parlato di situazione critica al suo insediamento, dovuto proprio alla mancanza di fondi. In questi primi tre anni secondo il Rettore, si è posto rimedio alle carenze infrastrutturali, con importanti interventi di manutenzione sui cubi e sugli ascensori, oggi tutti corredati dal certificato di agibilità. E' stato inoltre promosso il risparmio energetico, con l'installazione di pannelli solari e di una centrale geotermica. Crisci ha parlato poi dell'incremento relativo alle immatricolazioni: coperti quasi per intero i posti messi a bando, e secondo i dati imparziali offerti da osservatori internazionali, l'Unical può contare su ottimi piazzamenti nei rating mondiali.
Il rating quello del Censis conferma il terzo posto, dietro Perugia e Pavia. Quelli internazionali certificano ottimi piazzamenti su scala mondiale in particolare sul piano della qualità della ricerca. Infine Crisci ha sottolineato il rapporto costruito con la Regione che ha consentito di intercettare risorse pubbliche attinte dai Fondi per lo Sviluppo e la coesione e dai Por, con un quota importante da destinare alla ricerca e alle borse di studio. Preannunciato anche l'arrivo di una stazione mobile dei carabinieri per garantire maggiore sicurezza e la sottoscrizione di un accordo sindacale per risolvere il problema del precariato.
«Abbiamo tre teatri – ha aggiunto Crisci parlando della cultura - di cui uno, Il Piccolo, messo a disposizione del territorio gratuitamente. Qualsiasi iniziativa ritenuta di qualità viene ospitata senza corrispettivi. Presto inoltre avremo due sale cinematografiche di 250 posti. Il mio programma vale per sei anni – ha concluso - e fra tre anni sarò ancora qui, felice di andarmene perché l’esperienza è faticosa anche se esaltante».