Giancarlo, figlio dell'“orafo delle Madonne”, Giovambattista Spadafora di recente scomparso, ha realizzato la raffinata opera. Un diretto richiamo del reliquiario con un frammento della Santa Croce, che Federico II di Svevia donò al Duomo
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Hanno preso il via, il 30 gennaio ultimo scorso, i festeggiamenti e le iniziative religiose e culturali per l’ottavo centenario della “Dedicazione della Cattedrale di Cosenza”.È stata così aperta la Porta Santa giubilare.
Quindi esattamente 800 anni fa il Duomo di Cosenza veniva dedicato a Santa Maria Assunta, alla presenza dell’imperatore Federico II di Svevia, che in quella occasione donò un reliquiario con un frammento della Santa Croce. Conservato gelosamente per secoli a Cosenza nel Museo diocesano.
Un evento così importante ha richiesto la creazione di un oggetto dell’arte orafa calabrese, capace di rappresentare degnamente e nel tempo l’evento storico attuale, diventando esso stesso oggetto storico.
Così Giancarlo Spadafora, eredi con il fratello Peppino dell’ “orafo delle Madonne”, il notissimo Giovambattista Spadafora di recente scomparso, ha realizzato una elegante e raffinata stauroteca in plexiglass, traforata a spessore con elementi in argento serigrafati nei quattro punti cardinali. Al centro è stata inserita l’immagine del Cristo crocifisso. Spadafora ha inteso attualizzare la croce originale, inserendo elementi evidenti della nostra epoca moderna. Un’operazione culturalmente molto fine e interessante.
Qualche anno fa, l’allora sindaco di Cosenza commissionò al grande orafo Giovambattista Spadafora una copia della stauroteca conservata all’interno della cattedrale di Cosenza. Occhiuto con l’arcivescovo della diocesi di Cosenza-Bisignano monsignor Francesco Nolè e lo stesso Spadafora hanno poi consegnato la copia della stauroteca nelle mani di Papa Francesco in Vaticano.
Nel 1984 Giovanni Paolo II si disse «contento di essere in Cosenza, centro dell’antico Brutium, in questo luogo racchiuso tra la Sila e la Valle del Crati. Luogo stupendo, che ha tutta una sua storia di popoli, di dominazioni, di culture».
Ricordiamo che il Reliquiario della vera Croce, detto Stauroteca (dal greco Stauròs che significa Croce, e heke, che significa raccolta) o Croce bizantina o Croce di Federico II, viene universalmente considerato un oggetto di straordinario e ineguagliabile valore, tanto che un tre anni fa venne a Cosenza per ammirarlo il ministro della Cultura Dario Franceschini, chi si disse ammirato e particolarmente colpito.
L’anno giubilare degli 800 anni si concluderà il 12 febbraio 2023, festa della Madonna del Pilerio, patrona della città; la chiesa è insignita del titolo di basilica minore e le Poste Italiane emettono un francobollo commemorativo.