La stazione di Castiglione Cosentino, nel comune di Rende nei pressi dell’Università della Calabria, dispone sia della mappa tattile, sia del sistema Loges, acronimo di Linea di Orientamento Guida e Sicurezza, percorso allestito con piastrelle dotate di appositi rilievi percepibili attraverso la pianta dei piedi per consentire l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi alle persone non vedenti ed ipovedenti. Ma senza i servizi di assistenza ricompresi nelle cosiddette sale blu, di fatto, l’accesso alla mobilità ferroviaria in questo snodo cruciale dell’area urbana cosentina, è precluso ai disabili visivi. Promossa una petizione che ha già raccolto quasi 400 sottoscrizioni.

Determinati all'autonomia

Andrejic Branko è il primo firmatario del documento: «Il servizio di sala blu – spiega – consiste nella presenza di alcuni volontari nello scalo ferroviario che si occupano dell’accompagnamento della persona disabile dall’ingresso nella stazione, al binario, fino al posto sulla carrozza del treno prenotato. Naturalmente analogo servizio viene fornito a destinazione per la discesa. Per noi è un determinante per poter viaggiare in piena libertà ed autonomia. Castiglione è per molti una tappa obbligata sulla tratta verso lo Jonio e verso il Tirreno ed è centrale nell’area urbana cosentina. La presenza qui della sala blu faciliterebbe la fruizione del treno senza doversi rivolgere a terze persone, come parenti e amici».

In condizioni analoghe si trova la stazione di Torano-Lattarico dove transita il Freccia Argento Sibari-Bolzano. La locale sezione dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ha chiesto alla direzione operativa territoriale di Rfi di intervenire sollecitando anche il presidente della Regione Roberto Occhiuto ad interessarsi del problema.