Il 33enne di Soriano fa parte degli autori dell'animazione di “Strappare lungo i bordi”, la serie in onda su Netflix: «Sogno di tornare e incontrare gli altri animatori calabresi»
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C’è anche la sua mano nella serie del momento. La mano, sì, ma anche gli occhi, il talento di Andrea Mannino, 33 anni, nato a Soriano Calabro, cresciuto a Vibo e con alle spalle gli studi di Filosofia da studente dell’Unical. Un globe trotter di Calabria, con tante radici sparse e tutte solide. È diventato un ricercatissimo storyboard artist ma tiene a rimanere un autore d’animazione indipendente. Quello che Vecchioni chiamerebbe un ragazzo di grandi sogni che corre lontano e non ha intenzione di fermarsi a riprendere fiato.
Il suo nome spicca tra quelli della squadra di animatori di “Strappare lungo i bordi”, la serie Netflix di Zerocalcare, che ha messo la freccia e superato in volata mostri di bingewatching come “Squid Game” e “Narcos”. «È stata un’esperienza incredibile – racconta dal suo studio-casa di Milano -. Mi hanno coinvolto in corso d’opera persone che mi conoscevano e apprezzavano il mio lavoro ed è stato un attimo, ero lì, dentro al progetto».
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