VIDEO | L'esposizione illustra le metamorfosi avvenute nel corso degli anni attraverso le tesi dello studioso tedesco che per primo si occupò della parlata di questi luoghi
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«Gerhard Rohlfs considerava la lingua lo strumento d’identità di un popolo e un bene culturale a tutti gli effetti» afferma Andrea Casile, il sindaco di Bova.
In qualità di primo cittadino dimostra quanto l’amministrazione abbia a cuore la salvaguardia delle lingue minoritarie e dunque delle proprie radici. Bova capitale dell’area grecanica è culla di una minoranza che parla il greco di Calabria, noto come grecanico o dialetto greco calabro.
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Proprio a Bova sorge il Museo della Lingua Greco-Calabra “Gerhard Rohlfs”, interamente dedicato al filologo e linguista tedesco che per primo si occupò dello studio di questo dialetto. È possibile ripercorrere il cammino della lingua greco-calabra, le sue metamorfosi, in virtù dell’apporto della cultura bizantina e delle influenze esercitate da parte delle reiterate dominazioni straniere che si sono succedute. Fondamentale è l’esposizione delle tesi linguistiche formulate da Gerhard Rohlfs, il quale sostenne l’origine magnogreca della parlata che ancora vive nei borghi ellenofoni. Un grande contributo è dovuto anche alla figura di Anastasios Karanastasis giunto alla convinzione che le isole linguistiche greche dell’Italia meridionale non sono il risultato di migrazioni medievali o più moderne, ma che l’antica tradizione linguistica della Magna Grecia non è mai stata interrotta e tali parlate sono la traccia vivente di un rapporto culturale ininterrotto.
Le lingue non sono soltanto veicoli di comunicazione e di scambio di conoscenze e idee. Sono un elemento essenziale dell'identità culturale di una comunità. Ogni lingua porta con sé un patrimonio di conoscenze, tradizioni, storie e valori che rischiano di andare perduti se la lingua stessa scompare. Oggi giorno le lingue minoritarie sono minacciate da una serie di fattori come la globalizzazione, l’urbanizzazione, lo spopolamento, il dominio delle lingue maggioritarie nei contesti mediatici, politici, educativi.
Per preservare e promuovere la diversità linguistica è importante incoraggiare la valorizzazione e il rispetto delle lingue minoritarie, sostenendone la documentazione e la conservazione. È essenziale promuovere il loro insegnamento e apprendimento, così da favorire la consapevolezza della ricchezza culturale che le lingue rappresentano. Il multilinguismo inoltre può facilitare il dialogo tra persone di culture diverse e ovviamente incrementare le capacità cognitive di un individuo.