Si é svolta a Sant'Eufemia d'Aspromonte la cerimonia di commemorazione del maresciallo dei carabinieri Pasquale Azzolina, Medaglia di bronzo al Valor militare alla memoria, nel ventisettesimo anniversario dell'omicidio del sottufficiale. Il maresciallo Azzolina, quando fu ucciso, aveva 45 anni e comandava la Stazione dell'Arma di Sant'Eufemia d'Aspromonte.

 «Anche quest'anno - è detto in una nota del Comando provinciale di Reggio Calabria dei carabinieri - l'Arma ha sentito forte il dovere di ricordare, con un momento di raccoglimento, la memoria del commilitone che ha perso la vita nell'adempimento del proprio dovere. Un ricordo indelebile. Un esempio costante nella vita di ogni carabiniere, foriero di indicazioni proprio in questo momento della vita del Paese in cui il servizio reso al prossimo è quanto mai sentito».

Alla cerimonia di commemorazione, insieme ai familiari del maresciallo Azzolina, hanno partecipato le massime autorità civili, militari, religiose e giudiziarie della provincia, in presenza delle quali, ai piedi della lapide collocata in località "Ponte Crasta", dove il 17 giugno del 1996 il sottufficiale fu assassinato, è stata deposta una corona d'alloro. Il maresciallo Azzolina fu ucciso nel corso di un'operazione di servizio scattata dopo che il sottufficiale era intervenuto a seguito della segnalazione della presenza di due giovani, risultati poi fratelli, intenti a smontare il motore di un motocarro abbandonato a seguito di un incidente stradale avvenuto il giorno precedente.

Il maggiore dei due fratelli, dopo l'invito rivolto loro dal maresciallo a seguirlo in caserma per accertamenti, estrasse una pistola calibro 7.65 e sparò da distanza ravvicinata alcuni colpi contro il sottufficiale, che tentò di reagire utilizzando l'arma di ordinanza. Fu poi un ulteriore colpo sparato sempre dal maggiore dei due fratelli a provocare la morte del maresciallo Azzolina. I due fratelli responsabili dell'omicidio del sottufficiale furono arrestati dai carabinieri a distanza di poche ore.