Il concorso prevede l’attribuzione di borse di studio ai laureati in Turismo in due università del Sud. La 25enne calabrese, ex studentessa dell'Unical, è stata scelta assieme a una ragazza pugliese. Inizierà il suo stage a febbraio prossimo
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Le prime due vincitrici della prima edizione del Premio Raffaele Baldassare sono la pugliese Silvia Abbadessa e la calabrese Daniela Strozzi, nata e cresciuta a Scalea, nella Riviera dei Cedri. Come si legge sul sito ufficiale dell'Unione Europea, si tratta di «un concorso per l’attribuzione di borse di studio per attività di tirocinio al Parlamento europeo per i laureati in Turismo dell’Università del Salento e dell’Università della Calabria». Le due giovani hanno partecipato al bando sui siti delle rispettive università e sono risultate vincitrici innanzi a una commissione presieduta dall’avvocato Francesco Baldassarre.
«L’importante iniziativa - si legge ancora sul sito - è patrocinata dai deputati europei Cinzia Bonfrisco, Laura Ferrara e Paolo De Castro, era stata presentata presso la rappresentanza del Parlamento europeo in Italia in occasione della conferenza l’Europa per le Competenze a cui hanno partecipato autorevoli esponenti istituzionali e politici nazionali ed europei».
Chi è Daniela Strozzi
Daniela Strozzi, oggi 25 anni, si diploma al Liceo Linguistico Pietro Metastasio di Scalea, poi si iscrive all'Unical, dove consegue la laurea in Scienze Turistiche. La sua è prima di tutto una scelta di cuore: «Credo fortemente nella mia terra», dice a LaC News24. Poi partecipa al bando del concorso intitolato all'ex parlamentare Raffaele Baldassarre, prematuramente scomparso nel 2018, e tra i tanti candidati lei risulta tra le prime aggiudicatarie della borsa di studio, insieme alla collega pugliese. Il suo stage inizierà a febbraio del 2024.
In memoria di Raffaele Baldassarre
Raffaele Baldassarre, che si è spento a soli 62 anni, era definito da tutti il "politico gentiluomo". L’associazione a lui dedicata dopo la sua morte «si propone di mantenerne immutato il ricordo e di coltivarne la memoria, stimolando una visione corretta di meritocrazia e premiando la virtù, il talento e la tenacia di quanti, con impegno e costanza, si distinguono nello studio e nella ricerca nelle materie giuridiche, economiche e sociali, ed in particolare nel campo delle istituzioni comunitarie per rafforzare il legame culturale tra i singoli Paesi e gli organismi comunitari diffondendo una cultura europeista, nel campo del diritto pubblico, del diritto del lavoro e sindacale, delle relazioni industriali, del welfare».
Il contributo del vicepresidente
Il sito dell'Unione Europea riporta anche le parole del vicepresidente della fondazione e docente, Peppino De Rose: «È una profonda soddisfazione poter contribuire alla crescita dei nostri giovani, riconoscere e valorizzare l’eccellenza negli ambiti accademici e professionali e promuovere l’impegno e la passione civile nel perseguire i valori liberali ed europeisti per una democrazia meritocratica e solidale, che sono alla base di una comunità eticamente e civicamente evoluta».