«Giriamo di sera a mezze maniche, senza neanche il maglioncino di filo!» C'è un misto di goduria e meraviglia nei passanti silani che si chiedono quanto durerà questo clima "marinaro" («ma speriamo almeno fino alla grigliata di Ferragosto»). Anche la Sila, infatti, da settimane è avvolta dal caldo abbraccio dell'anticiclone che ha messo l'Italia sul girarrosto. Niente afa, però, dalle parti dell'Altopiano, appena una brezza leggera quando il sole cala, quasi una coccola di fine giornata che non necessita di una felpa con cappuccio per essere celebrata.

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Aria buona e tranquillità... forse troppa

«Un caldo così in Sila non si era mai sentito», sostiene un'anziana seduta sulla panchina della piazzetta, a pochi passi dalla classica fontanella in cui sostano previdenti accumulatori di acqua in confezione da sei. «Non è vero - ribatte l'altra signora, habitué del luogo in periodi estivi e originaria di Pedace - anche due anni fa ha fatto uguale. Comunque si sta una meraviglia e per la mia salute è un toccasana, perché io al mare non ci posso neanche andare per via della pressione» conclude compiaciuta. Lei come altri considerano la Sila come una Spa: aria buona, poco chiasso. Per qualcuno, quest'ultima caratteristica, prende sfumature meno esaltanti. «C'è poco da fare - dice un signore che ha casa a Camigliatello e non manca un agosto senza aprirne le imposte -. Guardate in giro, non c'è nulla. Io non parlo per me che ho una certa età e apprezzo la quiete e il silenzio, ma per i giovani. Non ci sono eventi, non c'è musica, non c'è intrattenimento. Non mi meraviglia che quest'anno ci sia meno gente».

Addio vecchi dehor

Entro il 31 agosto, il sindaco di Spezzano ha ordinato lo smantellamento dei chiacchierati dehor, sorti nell'immediato post-Covid. Chiacchierati perché non solo presentano forme e materiali diversi, ma anche grandezze variabili (alcuni sono decisamente ingombranti). Da programma verranno ricostruiti, si spera, in modo armonico, così come la piazzetta.

Aspettando i turisti

Mentre c'è chi è contento dell'afflusso turistico agostano, rimarcando come le strutture ricettive siano sold out, altri fanno spallucce indicando via Roma (che è un po' isola pedonale e un po' strada a scorrimento normale, una sorta, per usare un termine creativo, di "penisola pedonale" che chiamano Apu) non proprio presa d'assalto dai turisti. Ma i commercianti sono fiduciosi e per Ferragosto si dicono pronti ad accogliere le persone che, complici queste temperature, sicuramente affolleranno anche Camigliatello.

Al "via" scatenate le griglie

Come da tradizione, il Ferragosto in Sila sarà il paradiso della carbonella: buona carne, un barbecue, pane casareccio e vino a litri. «Il programma è semplice: tagliata, grigliata e il classico babà come dolce», racconta una famiglia seduta sui gradini di pietra della piazzetta. «Si mangia benissimo qui in Sila, è il secondo anno che torniamo» dice una coppia di Napoli intercettata a passeggio sul corso. «Adoriamo la carne e le patate». E la pizza? «Eh no! - esclama lui alzando le mani - Con tutto il rispetto la pizza la mangio a Napoli».