Il 2024 sarà ricordato come un anno molto importante per la chiesa calabrese. Lo scorso luglio dopo 56 anni il Vaticano ha riconosciuto ufficialmente il valore spirituale e pastorale dell’esperienza dello Scoglio, il santuario mariano di Placanica, nella Locride. Con decreto del 5 luglio 2024, emesso dal Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, il cardinale Víctor Manuel Fernández, approvato direttamente da Papa Francesco, è stato concesso il Nihil obstat, che rappresenta il livello più alto di riconoscimento di un fenomeno religioso.

Un momento storico per un luogo diventato di culto per migliaia di persone grazie all’opera del mistico Fratel Cosimo Fragomeni, una figura di rilievo nel panorama spirituale contemporaneo, noto per la sua vita dedicata alla fede e alla devozione mariana, attirando numerosi fedeli in cerca di conforto. Tante le testimonianze di guarigioni miracolose per intercessione di fratel Cosimo, che proprio in occasione dell’apertura della bolla papale, ha voluto ricordare pubblicamente il momento in cui gli apparve la Madonna.

«Ho avvertito un impulso interiore – è la testimonianza del mistico placanichese – mi voltai verso lo scoglio e vidi sulla sommità di esso una giovane ragazza di una rara bellezza in atteggiamento di preghiera. Ho avuto tanta paura e stavo per scappare. Ma in quel preciso istante la giovane ragazza si mosse e mi fece segno con la mano di non scappare dicendomi “Non avere paura, vengo dal Paradiso, io sono la Vergine Immacolata, la madre del figlio di Dio. Sono venuta a chiederti di costruire qui una cappella in mio onore. Io ho scelto questo luogo, qui voglio stabilire la mia dimora e desidero che da ogni paese si venga qui a pregare”».

Da quell’esperienza spirituale la sua vita cambiò per sempre. «Man mano che i giorni passavano mi sentivo interiormente pervaso da uno spirito di carità, di amore, di misericordia e di compassione verso il prossimo, in particolare verso i malati e i sofferenti – ha raccontato – Così, spinto da questa forza interiore, senza nemmeno accorgermi mi sono trovato a svolgere in favore del prossimo un continuo servizio di ascolto. L’esperienza che da più di mezzo secolo sto vivendo nell’incontro e nel rapporto con le persone mi ha insegnato molte cose. Nel 1968 ad oggi penso di aver incontrato solo a colloquio privato milioni di persone e ascoltato storie tragiche di ogni genere, oltre che malattie, dolori e sofferenze fisiche, spirituali e morali. Questo servizio nonostante sia abbastanza pesante l’ho sempre fatto e continuo a farlo ora con tanto amore e dedizione. Nel praticare il servizio di carità cristiana attraverso l’ascolto, intuisco sempre più che le persone di ogni categoria, sentono un immenso bisogno di essere ascoltate, di confidarsi manifestandomi le loro pene, le loro ansie e i loro affanni. Accolgo ogni confidenza e ogni loro oppressione e cerco di dare a tutti un indirizzo cristiano, una parola di conforto e di speranza».