Lo studio di Demoskopika rivela le spese in Italia negli alberghi per ricconi (9 miliardi di euro). Lazio, Campania, Lombardia e Sardegna le destinazioni preferite. I numeri della nostra regione
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Quindici alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso su un totale di quasi 94mila per oltre 2.300 posti letto. In Calabria il turismo di lusso ha un’incidenza del 2,5% in quanto a posti letto. Sono invece 83mila gli arrivi e 343mila le presenze negli alberghi di lusso (incidono rispettivamente per il 6 e il 5,1% del totale). È un report di Demoskopika a tirare fuori i numeri del settore. Ecco le cifre della spesa turistica: sul totale di 779 milioni spesi negli esercizi alberghieri della regione, quella riservata a hotel 5 stelle e 5 stelle lusso vale 151 milioni di euro, il 19,5%.
In totale nel 2024 la spesa diretta del turismo luxury in Italia, registrata dagli alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso, sarebbe stata pari a oltre 9 miliardi di euro con incidenza del 16,8% sull’ammontare complessivo dell’offerta alberghiera del Belpaese, stimata in poco più di 54 miliardi di euro. Tra il 2008 e il 2024, inoltre, il segmento del turismo di lusso ha registrato una crescita media sensibilmente superiore rispetto al comparto alberghiero nel suo complesso. In particolare, le presenze nelle strutture alberghiere sono aumentate mediamente del 5,2% annuo, mentre negli hotel 5 stelle e 5 stelle lusso la crescita ha raggiunto il 9,2% annuo, quasi il doppio rispetto alla media del settore.
Le presenze nelle strutture di fascia alta hanno sfiorato, inoltre, i 12,8 milioni di pernottamenti, con oltre 4,5 milioni di arrivi, confermando l'attrattività crescente dell'Italia per la clientela alto-spendente. E le previsioni di Demoskopika, per i dodici mesi del 2025, segnerebbero una crescita dei movimenti turistici del segmento d’alta gamma in Italia: circa 4,6 milioni di arrivi e poco più di 12,9 milioni di presenze, con un incremento rispettivamente pari al 2,0% e all’1,4% rispetto all’anno precedente. E, ancora. Gli undici paesi big spender individuati dalla ricerca (Germania, Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera, Francia, Austria, Spagna, Paesi Bassi, Canada, Australia, Giappone), che rappresentano oltre il 65% delle presenze negli esercizi alberghieri, avrebbero generato un giro d’affari, tra le varie componenti della spesa turistica, quantificabile in quasi 18 miliardi di euro.
A livello regionale, infine, sarebbero cinque i sistemi turistici a posizionarsi in cima all’ELITE Index (Exclusive Luxury & International Tourism Evaluation) ideato da Demoskopika: Lazio, Campania, Lombardia, Sardegna e Veneto. L’Indice ELITE aggrega vari parametri in grado di misurare, seppur in chiave preliminare, sia la domanda di fascia alta sia l’offerta di qualità, restituendo una classificazione regionale in quattro cluster sulla base della loro performance nel turismo di lusso: VIP Diamond, Premium Gold, Luxury Silver ed Exclusive Bronze. È quanto emerge da una Nota scientifica realizzata dall’istituto di ricerca Demoskopika sull’evoluzione del turismo di lusso in Italia.
«L’analisi ha evidenziato la solidità crescente del comparto luxury in Italia – commenta il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio - contraddistinto da un’offerta ricettiva di alto livello e da una capacità di intercettare segmenti di mercato con elevata propensione alla spesa. Fra i fattori che hanno contribuito al rafforzamento del turismo a 5 stelle emergono l’attenzione alla qualità dei servizi, la valorizzazione delle destinazioni di pregio e la creazione di esperienze esclusive per la clientela. Per consolidare ulteriormente questa tendenza positiva – conclude Raffaele Rio - occorre puntare su formazione specialistica, innovazione tecnologica e integrazione di filiera, coinvolgendo attori pubblici e privati in una strategia condivisa che generi maggiore competitività, riduca le inefficienze, consenta di sviluppare proposte di valore altamente personalizzate rafforzando la reputazione internazionale del nostro Paese come meta di lusso».
Turismo a 5 stelle, crescita doppia rispetto all'alberghiero
Tra il 2008 e il 2024, escludendo il biennio pandemico, il segmento del turismo di lusso in Italia ha registrato una crescita sensibilmente superiore rispetto al comparto alberghiero nel suo complesso. Le presenze nelle strutture alberghiere sono aumentate mediamente del 5,2% annuo, mentre negli hotel 5 stelle e 5 stelle lusso la crescita ha raggiunto il 9,2% annuo, quasi il doppio rispetto alla media del settore. Allo stesso modo, gli arrivi hanno seguito un trend analogo: il sistema alberghiero nel suo insieme ha registrato un incremento medio annuo del 6,0%, mentre negli hotel di lusso la crescita ha toccato il 10,4%. Nel 2024, le presenze nelle strutture di fascia alta hanno sfiorato i 12,8 milioni, con oltre 4,5 milioni di arrivi, confermando l'attrattività crescente dell'Italia per la clientela alto-spendente. E le previsioni di Demoskopika per i dodici mesi del 2025, infine, segnerebbero una crescita dei movimenti turistici del segmento d’alta gamma in Italia: circa 4,6 milioni di arrivi e poco più di 12,9 milioni di presenze, con un incremento rispettivamente pari al 2,0% e all’1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Queste stime, se confermate, rafforzerebbero il posizionamento del Paese come destinazione di riferimento per il turismo di lusso, evidenziando l'incremento della domanda per strutture ricettive di alta gamma e servizi esclusivi, elementi cruciali per la competitività del settore
Scenari d’alta gamma: cinque sistemi regionali in vetta all’indice ELITE
Sarebbero cinque i sistemi turistici a posizionarsi in cima all’ELITE Index (Exclusive Luxury & International Tourism Evaluation) ideato da Demoskopika che aggrega sette parametri in grado di misurare, seppur in chiave preliminare, sia la domanda di fascia alta sia l’offerta di qualità per regione: la quota di presenze turistiche complessive negli alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso sul totale delle presenze negli esercizi alberghieri; la capacità di posti letto a 5 stelle e 5 stelle lusso rispetto all’intera offerta alberghiera; la spesa turistica media per presenza dei turisti che alloggiano negli alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso; l’incidenza della spesa turistica luxury sul totale della spesa turistica stimata nell’offerta ricettiva alberghiera; la presenza di ristoranti di alta qualità per regione. E, ancora. Il tasso di occupazione lordo dell’offerta ricettiva di alta qualità (alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso) e la permanenza media dei turisti di “fascia alta”. In particolare, a guadagnarsi un posto nel raggruppamento VIP Diamond, caratterizzato da un’offerta di lusso altamente consolidata e un’elevata attrattività per i big spender, i sistemi turistici di Lazio (109,1 punti), Campania (108,7 punti), Lombardia (105,7 punti), Sardegna (103,9 punti) e Veneto (102,9 punti).
Più che significativa anche la performance delle destinazioni regionali incluse nel cluster Premium Gold, con un posizionamento solido nel mercato luxury, pur senza raggiungere l’eccellenza assoluta: Toscana (102,4 punti), Trentino Alto Adige (102,1 punti), Puglia (100,4 punti), Sicilia (99,2 punti) e Liguria (98,7 punti). E, ancora. Sono cinque le realtà territoriali regionali con un buon potenziale nel turismo di lusso, ma con margini di sviluppo ancora significativi per rafforzare la competitività e per questo inserite nell’area Luxury Silver: Friuli Venezia Giulia (98,6 punti), Piemonte (98,0 punti), Basilicata (95,9 punti), Umbria (94,8 punti). A chiudere, infine, la classifica dei sistemi turistici locali sulla base della loro performance nel turismo di lusso, le rimanenti destinazioni regionali costituenti il nucleo Exclusive Bronze caratterizzato da un turismo di lusso in fase embrionale o che necessita di interventi strategici per rafforzare l’attrattività nel mercato premium: Calabria (94,0 punti), Abruzzo (93,9 punti), Molise (93,5 punti), Emilia-Romagna (93,5 punti) e Marche (93,4 punti).
Primati: Germania, Usa e Regno Unito nel medagliere del mercato big spender
Lo studio di Demoskopika, infine, ha individuato gli 11 Paesi esteri big spender nel turismo in Italia, attraverso l’analisi integrata di tre indicatori: l’incidenza della spesa turistica di ciascun Paese sul totale della spesa estera, la spesa turistica media per presenza e l’incidenza delle presenze di ogni Paese sul totale del mercato estero. Anche in questo caso, l’analisi si è focalizzata sui turisti che soggiornano in strutture alberghiere, evidenziando così un segmento orientato al turismo di qualità. Gli 11 Paesi selezionati, che rappresentano oltre il 65% delle presenze negli esercizi alberghieri, costituiscono potenzialmente il nucleo dominante in termini di spesa complessiva e propensione al consumo nel mercato turistico di fascia alta. Entrando nel dettaglio dell’analisi, Demoskopika stima che il mercato dei big spender nel totale degli esercizi alberghieri avrebbe generato nel 2024 un giro d’affari, tra le varie componenti della spesa turistica diretta, quantificabile in quasi 18 miliardi di euro: Germania con 5.336 milioni di euro (29,8%), Stati Uniti con 4.058 milioni di euro (22,7%), Regno Unito con 1.724 milioni di euro (9,6%), Svizzera con 1.576 milioni di euro (8,8%), Francia con 1.528 milioni di euro (8,5%), Austria con 1.099 milioni di euro (6,1%). Seguono Spagna con 623 milioni di euro (3,5%), Paesi Bassi con 616 milioni di euro (3,4%), Canada con 532 milioni di euro (3,0%), Australia con 519 milioni di euro (2,9%) e, infine, Giappone con 290 milioni di euro (1,6%).