L’ordinanza del governatore Roberto Occhiuto per salvaguardare i lavoratori più esposti alle altissime temperature di questi giorni. Ma la prossima settimana potrebbe andare peggio
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«Antonio, fa caldo…». In uno storico spot pubblicitario degli anni ’80, una bellissima Luisa Ranieri ricordava al suo insistente partner che, quando fa troppo caldo, ci sono cose che proprio non si possono fare.
E alla lista delle attività da evitare, in Calabria si sono aggiunti anche i lavori edili in pieno sole dalle 12.30 fino alle 16. L’ordinanza emanata dal governatore Roberto Occhiuto, infatti, vieta fino al 31 agosto il lavoro nei cantieri e all’aperto su tutto il territorio regionale nelle ore più calde della giornata. Una decisione che ricalca quella già assunta il 12 luglio scorso per l’attività agricola nei campi, vietata nella stessa fascia oraria. A sollecitare l’adozione dello stesso provvedimento anche per il lavoro edile era stata la Cgil, che aveva chiesto alla Regione di adottare questa misura per tutelare i lavoratori più esposti alla straordinaria ondata di caldo che incombe sulla Calabria e sul resto del Mezzogiorno d’Italia.
Temperature elevatissime, fino a 44 gradi nel Crotonese, stanno mettendo a dura prova l’intera regione. Una situazione che non cambierà nel week end e che, purtroppo, potrebbe addirittura peggiorare all’inizio della prossima settimana, quando è previsto un ulteriore rafforzamento della massa d’aria rovente proveniente dal nord Africa.
A farne le spese sono anche le acque marine più superficiali. La mappa delle temperature del Mar Mediterraneo è colorata di rosso fuoco, a segnalare livelli record fino a 30 gradi intorno alla Calabria. Sia il Tirreno che lo Jonio si sono trasformati in una specie di brodo salato, un grave problema per flora e fauna marina, ma anche un disagio per i vacanzieri che non sempre facendo un tuffo riescono a liberarsi dall’afa opprimente.