«La nostra non è una manifestazione contro lo Stato, non è la contestazione di un provvedimento di cui non si conoscono ancora le motivazioni, ma è la volontà di dire grazie a questa Amministrazione che ha portato benessere a Tropea sia a livello economico che culturale». È questo il chiarimento di Mariantonietta Pugliese, quasi a voler spegnere le polemiche che hanno preceduto la manifestazione spontanea che si è svolta questa mattina nella località turistica del Vibonese. Un corteo pacifico al quale hanno preso parte centinaia di persone, promosso all’indomani del provvedimento di scioglimento del Consiglio comunale di Tropea per presunte infiltrazioni mafiose.

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Alla marcia, presidiata dalle forze dell’ordine, c’erano imprenditori turistici, commercianti, ex amministratori ma soprattutto la gente comune che ha voluto testimoniare vicinanza al sindaco Nino Macrì: “Ci hai regalato la voglia di sognare e con te il sogno è diventato realtà: grazie sindaco”, la scritta a caratteri cubitali su uno striscione.

«Vogliamo ringraziare l’Amministrazione», ha rimarcato Pugliese «nelle vesti di semplice cittadina, non di presidente della Pro loco». «L'Amministrazione Macrì - ha proseguito - ha ridato dignità ai luoghi, è stata promotrice della crescita economica non solo di Tropea ma dell’intero territorio. Ha garantito e assicurato il diritto al lavoro, ha risanato anche la posizione di chi viveva nel disagio, ha fregiato Tropea dei migliori marchi di qualità e dei più prestigiosi riconoscimenti nazionali ed internazionali, ha costruito ponti con nazionalità di tutto il mondo, migliorando la reputazione di Tropea, della Calabria e dell’Italia: oggi si parla di Tropea non solo come di una località italiana fra le più belle al mondo ma come di un’eccellenza calabrese esempio italiano di buon governo».

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La marcia ha destato curiosità e stupore tra i tanti vacanzieri che già affollano la capitale del turismo. Alcuni commercianti sono usciti dai loro negozi in segno di vicinanza. Qualcuno ha esposto le magliette con il nome del sindaco. Un operaio ha abbandonato il cantiere e ha gridato «Forza Nino», mentre dal corteo è partito un applauso. «Grande sindaco, ogni paese d’Italia dovrebbe avere un sindaco così», ha concluso l’operaio. «Abbiamo aderito alla manifestazione - ha affermato Enzo Godano, presidente del circolo Paesani di Calabria - per solidarietà al sindaco, ma anche perché siamo stanchi di sentirci chiamare mafiosi. Ora basta!». 

Tra le centinaia di manifestanti che da piazza Vittorio Veneto hanno raggiunto piazza Galluppi, anche i genitori del sindaco commissariato: «Io e mio marito siamo orgogliosi di nostro figlio - ha affermato la mamma Beatrice Lento -. Mio figlio è una persona perbene che ama profondamente Tropea e che ha rinunciato a 5 anni di vita per dedicarsi alla sua città e di questo noi siamo orgogliosi».