Giornata intensa all'Istituto d'Istruzione superiore Galluppi di Tropea. Nel pomeriggio di venerdì infatti, alla vigilia della Festa della donna, all'interno del plesso sono stati organizzati due interessanti incontri per ricordare innanzitutto il valore e la virtù della donna e introdurre dunque l'annuale ricorrenza in uno splendido contorno di mimose: l'8 marzo.

La presentazione del libro

Un pomeriggio ricco dal momento che si è iniziato prima con la presentazione del libro dell'autrice Anna Grillo, intitolato Trimuli sogni all'alba, e poi si è proseguito con una lezione-dimostrazione sul mercato e sull'evoluzione del gin, in un contesto dove sta emergendo sempre di più il genere femminile.
Intensa e interessante è stata innanzitutto la presentazione del libro (prefazione a cura di Ilaria Serra e postfazione a firma di Alessandro Chianese) con la già citata autrice che ha spiegato la nascita e soprattutto il messaggio che si intende mandare: «Questo libro tratta le vicende di donne che vissero in un ambiente rurale tra gli anni '60 e '80 in Calabria. L'idea nasce proprio per l'amore che ho per questa terra, cullato dal desiderio di riportare in auge quello che altrimenti sarebbe dimenticato. Il messaggio che voglio mandare e su cui voglio porre l'attenzione è che la donna, in tutti i tempi storici, ha avuto un ruolo assolutamente vitale e fondamentale nell'economia, nella vita e nella conduzione familiare anche se troppo spesso trascurata».

Sempre Anna Grillo, poi, spiega la nascita del titolo Trimuli sogni all'alba: «Il nome del titolo prende vita innanzitutto dal racconto di undici donne realmente esistite, ma che nel libro hanno nomi fittizi, e con le quali mi sedevo nelle sere d'estate. Il termine trimuli si rifà ai deboli sogni di queste donne, in una vita fatta di miseria e che non erano mai messe al primo posto. Il termine alba è collegato invece alla speranza di un nuovo giorno e alla possibilità di queste donne per un nuovo riscatto. La maggior parte di loro infatti si riscatterà, ma mai grazie all'aiuto dell'uomo, bensì per la loro caparbietà e solidarietà, escogitando sempre nuovi modi differenti per portare avanti la famiglia. Sono donne senza tempo perché lascio al lettore il compito di darle un'immagine». Al tavolo della presentazione, oltre all'autrice Anna Grillo, erano presenti: il docente e giornalista Nicola Rombolà, l'artista Monica Lazar, il dirigente scolastico Nicolantonio Cutuli e la giovane chef Paola Cardamone.

La dinamica lezione del professore Cuda

Subito dopo la presentazione del libro si è tenuta invece una dinamica, quanto interessante, lezione del docente Pierangelo Cuda sul mercato e sull'evoluzione commerciale del gin: «Dallo scorso anno la scuola sta seguendo un percorso del saper ber e del saper mangiare, e in questa occasione affrontiamo il tema del gin. In altre parole, viene messa in campo la produzione del gin mondiale e ogni nazione rispende con un prodotto diverso, di conseguenza noi consumatori possiamo avere prodotti di qualità con elementi fatti da tutte le parti del mondo. Bisogna però superare le barriere del classico gin tonic da bar».

E ancora: «Io insegno al corso serale a ristoratori e albergatori e il mio intento è inculcare il fatto che il mondo della ristorazione è molto vasto, in crescita anno per anno. In questo caso, il miglior metodo per servire un gin è innanzitutto un'analisi di mercato che è a mio avviso fondamentale per conoscere il prodotto. Bisogna andare incontro alle richieste del cliente che può avere diverse intolleranze e dunque non bisogna farlo sentire a disagio. Abbiamo bottiglie che ci sono arrivate da tutto il mondo e da tutta Italia: Africa, Inghilterra, Francia, Spagna, Portogallo, Giappone, Sicilia, Sardegna, Calabria. Un ventaglio a 360 gradi del globo terrestre. Il segreto del mercato, però, riguarda il ritorno del cliente e non il numero».