VIDEO | L’avvocato Di Natale ha spiegato che ci sono varie sentenze della Cassazione che avallano la teoria dell'illegittimità delle tasse richieste dal consorzio di bonifica Ex Valle Lao. Da qui l’idea suggerita ai sindaci
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«Vengono richiesti dei tributi senza che il consorzio di bonifica effettui i propri servizi di miglioramento». Partiamo da qui, da queste parole, pronunciate dall'avvocato Graziano Di Natale, per spiegare l'ondata di protesta dei cittadini del Tirreno cosentino contro i tributi richiesti dal consorzio di bonifica Ex Valle Lao. Due giorni fa, il legale paolano, che si sta occupando da tempo dei ricorsi, ha riunito tutti nella sala polifunzionale di Scalea per proporre alle amministrazioni una delibera comunale congiunta «che annulli i tributi consortili tutte le volte in cui il consorzio non adempie agli obblighi che la Corte Costituzionale ha stabilito, che sono l'ammodernamento, l'arricchimento dei terreni e soprattutto il servizio». Da mesi, gli utenti lamentano di ricevere ingiunzioni di pagamento con tanto di fermo amministrativo e prelievo forzoso dai conti correnti anche per piccole somme, ma se, secondo l'avvocato di Natale, il tributo non sarebbe dovuto perché il consorzio non espleterebbe i servizi per i quali richiede la tassa.
La proposta
Nel corso della manifestazione pubblica, Di Natale ha spiegato che ci sono varie sentenze della Corte di Cassazione che avallano la teoria dell'illegittimità di questi tributi. Sulla base di ciò, i primi a dover tutelare i cittadini sono i Comuni, che con una delibera potrebbero annullare la validità delle ingiunzioni di pagamento indirizzate ai propri cittadini. «Al momento la proposta è stata sposata da cinque amministratori - afferma il legale paolano -, ma nelle prossime settimane contiamo di estenderla a tutti i sindaci. Anzi, colgo l'occasione per lanciare un appello affinché i sindaci del Tirreno cosentino, ma più in generale della provincia di Cosenza, possano solidarizzare con questa iniziativa». Di Natale ha poi ipotizzato anche il coinvolgimento del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. «Il passaggio successivo è chiedere al presidente della giunta regionale un incontro affinché si faccia promotore di garantire i diritti dei cittadini, vale a dire far pagare le tasse e i tributi solo quando si riceve un servizio».
Le dichiarazioni di Spingola
Tra i sindaci che hanno subito sposato la battaglia, c'è Felice Spingola, primo cittadino di Verbicaro, presente all'iniziativa insieme ai colleghi di Grisolia e Buonvicino, rispettivamente Saverio Bellusci e Angelina Barbiero. «Oltre ai cittadini, anche alle amministrazioni comunali anche i comuni ricevono cartelle "pesanti", di oltre 15.000. La situazione è intollerabile, che non può andare avanti in questa maniera, vista l'incostituzionalità ormai acclarata di questi tributi». Poi ha aggiunto: «Ritengo che sia doveroso da parte della politica regionale intervenire e chiudere questo capitolo. Al di là di ogni considerazione, al di là del fatto che i consorzi sono in liquidazione, non si può possono far gravare questi tributi sulle spalle delle popolazioni».