VIDEO | Secondo la Società italiana di medicina ambientale (Sima) questo cambiamento ha «effetti negativi su più fronti: salute, energia, bollette, ambiente e tasche dei cittadini». Di qui la richiesta al Governo dell'abbandono definitivo: sono 335mila gli italiani che hanno già firmato
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Stanotte gli italiani dovranno dire addio all'ora legale e alle 3 le lancette dell'orologio andranno spostate un'ora indietro, con le giornate che di conseguenza si accorceranno di sera per l'arrivo anticipato del buio. Lo ricorda la Società italiana di medicina ambientale (Sima). Secondo la Sima, si tratta di un cambiamento che ha «effetti negativi su più fronti: salute, energia, bollette, ambiente e tasche dei cittadini».
Ad oggi, sottolinea la società scientifica, sono 335mila gli italiani che chiedono lo stop al passaggio ora legale/ora solare e che hanno firmato l'apposita petizione online lanciata su Change.org da Sima assieme a Consumerismo No Profit. Le due organizzazioni hanno avviato una raccolta firme per chiedere al Governo l'ora legale permanente.
Sul fronte energetico, ad esempio, sottolinea Sima, «l'adozione dell'ora legale permanente tutto l'anno produrrebbe nel nostro paese minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh equivalenti, considerate le attuali tariffe della luce sul mercato tutelato, ed un risparmio in bolletta pari a 204 milioni di euro annui». A ciò si aggiungerebbe un massiccio taglio alle emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2 in meno, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi, aggiunge Sima.
«Il passaggio ora legale/ora solare e viceversa determina inoltre ripercussioni negative sulla salute umana - spiega il presidente Alessandro Miani -. Si altera la ritmicità circadiana, ossia l'orologio biologico del nostro organismo che, in assenza di segnali provenienti dall'ambiente esterno, completa il proprio ciclo in circa 24 ore. Il mancato rispetto di questi ritmi naturali ha effetti sulla pressione arteriosa e la frequenza cardiaca: diversi studi hanno attestato una correlazione tra cambio di orario e patologie cardiache, con l'Università di Stoccolma che ha riportato un'incidenza del +4% di attacchi cardiaci nella settimana successiva all'introduzione dell'ora solare».
«Si registrano poi - continua - problemi del sonno in una consistente fetta di popolazione, con conseguenze negative su concentrazione e umore e quindi su rendimento scolastico, efficienza sul lavoro, relazioni personali. Altri studi hanno poi certificato una correlazione tra il passaggio da ora legale a ora solare e l'incremento di incidentalità stradale e sul lavoro, mentre una ricerca condotta in Australia ha perfino riscontrato un aumento dei suicidi nelle prime settimane di cambiamento dell'orario».
Per tali motivi «chiediamo al Governo Meloni di impegnarsi per arrivare in Italia all'abbandono definitivo dell'ora solare adottando l'orario legale tutto l'anno. Una possibilità prevista dall'Unione Europea che già nel 2019 ha approvato una direttiva che lascia ampia discrezionalità agli Stati Membri, auspicando un coordinamento tra le varie nazioni per evitare ripercussioni sugli scambi commerciali e i movimenti transfrontalieri», conclude Miani.