Quindici anni fa - alle 3.32 del 6 aprile 2009 - la scossa di terremoto, di 5.8 gradi localizzata a pochi chilometri da L’Aquila, sconvolse l’Abruzzo e l'Italia intera. Furono 309 le vittime, mentre la città ancora oggi porta segni indelebili con una ricostruzione che va a rilento.

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Quella notte del 2009 immediata fu la reazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco che dispose la mobilitazione, dai Comandi di tutta Italia, di strutture operative che in breve tempo raggiunsero i centri colpiti: in poche ore il dispositivo di soccorso raggiunse un totale di 2.700 unità. Nell'immediato furono oltre 500 le persone soccorse tra le case cadute, mentre quelle salvate da sotto le macerie furono 103, l’ultima di queste recuperata in vita dopo 42 ore. Il lavoro dei vigili del fuoco nel capoluogo abruzzese continuò per mesi, senza sosta. Numeri che sono snocciolati dallo stesso Corpo nazionale, che oggi con un video emozionale intende ricordare soprattutto le 309 vittime di quella tragedia.