La mobilitazione della comunità scolastica di Piragineti. Le medie sono state staccate dal ciclo dell'infanzia e della primaria e collocate in luoghi diversi con notevoli disagi per allievi e famiglie
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La comunità scolastica di Piragineti, area baricentrica tra Corigliano e Rossano, è in mobilitazione per le profonde preoccupazioni in seguito al recente piano di riorganizzazione che ha portato alla divisione del comprensivo, generando disagi significativi e sfidando la stessa essenza dell'istruzione unitaria. Le dichiarazioni di Antonella Petrelli, rappresentante dei genitori delle scuole elementari, dipingono un quadro allarmante delle conseguenze di questa separazione. Secondo Petrelli, il nuovo piano di dimensionamento ha frammentato la scuola, separando le scuole medie dal ciclo dell'infanzia e della primaria, collocandole in luoghi diversi. Mentre le medie sono state integrate nell'IC1 di Rossano, l'infanzia e la primaria sono state allocate all’Ic Guidi di Corigliano. Questa suddivisione, si afferma, è impraticabile poiché conduce ad una situazione in cui entrambi i livelli sono ospitati in un singolo edificio, creando un conflitto istituzionale e logistico evidente.
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I disagi per i ragazzi e le famiglie
La rappresentante sottolinea i molteplici disagi che questa separazione ha portato alla comunità scolastica. I genitori con figli in età scolare che frequentano entrambi i livelli educativi si trovano ad affrontare un disagio immane: dover interagire con due dirigenti differenti, gestendo due istituzioni distinte. Questo, si sottolinea, va oltre il mero inconveniente logistico, rappresenta un grave ostacolo per la qualità e la coerenza dell'istruzione dei giovani studenti. Petrelli fa eco alle preoccupazioni dei genitori, degli studenti e del personale scolastico, dichiarando che la comunità è disposta a perseguire azioni di protesta più incisive, inclusa la prospettiva di abbandonare completamente la scuola dell'infanzia e della primaria di Piragineti. È evidente il richiamo affinché le istituzioni preposte riflettano sulle decisioni intraprese. Si chiede alle autorità competenti, in particolare alla Provincia, di rivalutare attentamente la scelta che ha portato a questa frammentazione, prendendo in considerazione il benessere e la coerenza educativa della comunità di Piragineti. Sul posto, questa mattina, si è recato anche il sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi.
Stasi: «Inaccettabili iniquità nel Piano di dimensionamento»
Il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, ha sollevato le gravi iniquità che coinvolgono specificamente la sua comunità. Stasi ha dichiarato che, pur riconoscendo l'importanza dell'interlocuzione istituzionale, esistono spazi per correggere le strutture che sono state implementate nel contesto di Corigliano Rossano.
Il sindaco ha espresso la sua preoccupazione nell'assegnazione delle strutture scolastiche, sottolineando che Corigliano Rossano non può subire il sacrificio delle proprie autonomie. Ha evidenziato che alcuni istituti nel territorio contavano oltre mille iscritti, mentre in altre parti della provincia vi erano istituti con soli 34 iscritti. Questa disparità, secondo Stasi, non solo è inaccettabile, ma pone una pressione insostenibile su Corigliano Rossano, esortando un'azione correttiva immediata. Il sindaco ha rilevato che le azioni di protesta da parte dei genitori sono importanti e devono essere interpretate come un segnale chiaro alle istituzioni che esiste un problema da affrontare. Ha lanciato un appello all'apertura di un dialogo costruttivo per risolvere queste disuguaglianze, evidenziando che se tali segnali non vengono colti, potrebbero generare episodi successivi di protesta.
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Inoltre, Stasi ha sottolineato la necessità di un intervento istituzionale a livello regionale e ha sollevato il fatto che l'approvazione del piano di dimensionamento scolastico ha generato confusione e disaccordi tra gli stessi ruoli istituzionali. Ha enfatizzato la volontà di non politicizzare l'argomento, ma di affrontare le disuguaglianze e correggerle per garantire un'istruzione equa e coerente per tutti. Infine, ha esortato la Regione Calabria a riconsiderare le linee guida del piano di dimensionamento prima della sua ratifica, suggerendo che vi siano tempi e margini per apportare correzioni. Stasi ha invitato la presidenza della giunta regionale ad avere una maggiore attenzione e interlocuzione con gli enti locali per comprendere appieno le implicazioni delle linee guida regionali.
Le sue dichiarazioni rimarcano l'importanza di affrontare le disuguaglianze nel piano di dimensionamento scolastico e di intraprendere azioni correttive immediate per garantire un'istruzione equa e di qualità per tutti gli studenti, senza politicizzare la questione ma concentrandosi sul superamento delle iniquità presenti nel sistema educativo. Una battuta finale sulla rappresentanza regionale del territorio: «Devono attivarsi all’interno della Regione Calabria per capire le varie iniquità». Lo stanno facendo? «Al momento non mi risulta, risponde l’amministratore, può darsi anche che lo stiano facendo e non ce ne siamo accorti».