Tante le iniziative in vista del congresso mondiale di studi gioachimiti previsti per settembre a San Giovanni in Fiore. Un cammino di fede, di scoperta e di preghiera lungo 10 anni è il cammino spirituale che sotto il segno di Gioacchino da Fiore è stato inserito tra i cammini d’Italia. 

Nei giorni scorsi il cammino della 10ª edizione, partendo dall’abbazia di San Giovanni in Fiore ha portato un centinaio di persone dalla Località Nocelle, posta a 1288 m slm alla Località Colli Perilli, a 1749 m slm. In uno splendido scenario naturale che abbraccia il Lago Arvo di Lorica e arriva al Lago Ampollino nella Sila Piccola catanzarese. Ore di marcia fino a una lunga e complessa arrampicata finale, con un obiettivo particolare: sostituire la vecchia croce in legno in cima ai Colli Perilli con la "Croce dei due laghi", un’opera in ferro realizzata dai fratelli Antonio e Gianfranco Lopetrone, su disegno originale dell’architetto Pasquale Lopetrone che ha posto in evidenza i cerchi concentrici del Liber Figurarum di Gioacchino da Fiore . L’incisione su marmo a memoria dell’ evento è stata realizzata dal maestro Giovanni Barberio.

La nuova e imponente croce di trova sullo stesso punto dove nel 1930 venne posta una croce in legno per celebrare la conclusione della grande opera di creazione dei laghi silani e delle dighe finalizzate alla produzione di energia idroelettrica. Quella prima croce venne rubata, quindi sostituita da una nuova croce in legno. Ora finalmente la nuova grande croce gioachimita.  

Sul posto è stato celebrata una messa dal parroco don Rodolfo che così conclude il suo lavoro a San Giovanni in Fiore. Salutato a nome dei presenti dal giovane Giuseppe Pio Lombardi: «Mi piace pensare che 10 anni fa eravamo in pochi e vedere tutta questa gente quest'anno ci rende felici, perché ci fa capire che Gioacchino da Fiore non è di pochi ma di tutti. Ora permettetemi di ringraziare don Rodolfo perché in quest'anno e mezzo di cammino fatto insieme si è speso molto per Gioacchino, camminando sempre insieme a noi e portando il nostro abate fra i giovani e nelle scuole».

La grande croce gioachimita abbraccia idealmente l’intero altopiano silano e i luoghi attraversati dall’abate e dai suoi monaci per giungere nel cuore della Sila Grande. Qui nacque il suo ordine religioso, la sua abbazia, e da qui è cominciata la storia di un grande  "spirito poliedrico e universale, padre della civiltà occidentale e teologo della storia”, che ha dato un immenso contributo alla cultura e alla società europee.

Il Cammino di preghiera sui luoghi di Gioacchino da fiore è nato grazie all’ Azione Cattolica "Mons. Altomare" nel 2015. Negli anni ha avuto il sostegno di tutta la comunità cittadina, della Diocesi di Cosenza e dalle associazioni che operano sul territorio.

Il Cammino di preghiera è culmine di un percorso annuale di preghiera ed approfondimento delle Sacre scritture

Altre croci con i simboli gioachimiti sono state posizionate a San Martino di Canale, nel 2011, e a Madonna delle Terrate edificata nel 1178 lungo la valle del Neto.