VIBO VALENTIA - Giornate di tensione tanto nella sede della provincia, quanto in quella del comune capoluogo. A Vibo, dunque, lavoratori sul piede di guerra e pronti allo sciopero.

 

La situazione alla Provincia. Per i dipendenti di palazzo Bitonto sembrava intravedersi una fioca luce in fondo al tunnel dopo l'intervento del governo. Invece, a venti giorni da quel confronto, promosso dall'interrogazione parlamentare del deputato del PD Bruno Censore, i dipendenti non si sono visti corrispondere neppure le spettanze del mese di Aprile, per non parlare del pagamento dei contratti decentrati scaduti e dei biglietti-mensa, fermo da oltre due anni. Per CGIL CISL e UIL, a creare l'inghippo sarebbe un rimpallo di competenze tra gli uffici dell'ente. Il prefetto di Vibo che si è ripetutamente prodigato per lo sblocco della situazione è stato nuovamente interpellato ieri dalle parti sociali dopo un'assemblea tenuta dal personale. Una sorta di appello estremo prima di procedere con la proclamazione dello sciopero.

 

Al Comune. Situazione identica, anche a palazzo Bitonto dove lo sciopero è stato già proclamato dai dipendenti polemici nei confronti del sindaco Nicola D'Agostino. I lavoratori incroceranno le braccia il prossimo 11 giugno.