Francesco Murdolo è nato con ipotonia e mutismo selettivo, ma nelle note ha trovato la sua realizzazione. La sua testimonianza ha arricchito la manifestazione ideata e condotta da Domenico Gareri
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È stato uno dei tanti protagonisti sul palco del 14° Festival del Sociale, tornato a Catanzaro per allietare e commuovere la platea del Politeama. Si chiama Francesco (Frank) Murdolo ed è un giovane soveratese nato con ipotonia e mutismo selettivo e che nella musica ha trovato la sua àncora di salvezza e realizzazione.
Spettacolare inclusione
La manifestazione ideata e condotta dal giornalista Domenico Gareri ha proposto numerosi esempi di inclusione, focalizzando riflessioni sulla disabilità vista da chi ne ha fatto strumento di riscatto e di reinserimento. Un'iniziativa che nel tempo ha cucito un'importante rete istituzionale, grazie anche alla Regione e al Comune, con la partnership del Conservatorio Tchajkovsky di Catanzaro.
Proprio la giovane Orchestra Filarmonica della Calabria, diretta dal maestro Arlia, ha sostenuto dal vivo le esibizioni degli artisti. Ad avvicinarsi sul palco il coro dei non vedenti, ballerini sordi, accompagnati in qualche passaggio dal noto Samuel Perón, poi un rapper della Fondazione Città Solidale, gli attori speciali della comunità Fiori del Deserto o altri soggetti degni di rilievo, come un giovane della locale comunità ministeriale che ha coronato il sogno di aprire uno studio di registrazione. Persone straordinarie, assieme ai loro familiari, che hanno deciso di accettare e superare i propri limiti, dimostrando tutto il loro valore.
Cuore di mamma
«Mi ritengo fortunata di avere un figlio come Francesco – ha detto la madre Roberta Ritacco al nostro Network LaC – un ragazzo di grande dolcezza, sensibilissimo, che mi ha insegnato ad essere grata alla vita, ad ogni piccola cosa della vita. Il palco è il suo mondo e ricordo che fin da bambino, nonostante i suoi problemi, ha imparato centinaia di canzoni variandole secondo la sua fantasia, fino alla laurea al Conservatorio».
«Questo Festival – ha aggiunto – è un'iniziativa bellissima, ognuno ha il suo talento, ognuno è portato per un qualcosa, la sua predisposizione va valorizzata per quello che è, bisogna comunque arrivare al cuore delle persone, senza pregiudizi e senza cose».
La serata si è aperta con gli scroscianti applausi dedicati alla figura del noto ginecologo Giovanni Scambia, un amico del Festival di recente scomparso.