Nicola Gratteri
 
 
Con due operazioni di fila il Procuratore di Catanzaro ha fatto capire a tutti che la macchina della Procura non si ferma. Che lui vada a Napoli o che resti in Calabria, il messaggio è che le indagini andranno avanti. I detrattori, qualunque cosa accada, attaccheranno. Certo, se Gratteri va sotto il Vesuvio, i napoletani tra lui e De Luca si godranno tutto l’anno i fuochi d'artificio.
Manu Ginobili
 
 
Il cestista argentino, ex stella Nba e leggenda della Viola basket, tornerà a Reggio Calabria il 4 luglio per ricevere il San Giorgio d'Oro. Manu ci fa tornare ai bei tempi, quando calcio e basket facevano battere i cuori in riva allo Stretto. Ora la Reggina rischia di scomparire e la Viola vive nell’incertezza. Manu fai un canestro anche per noi, visto che qui ci hanno bucato tutti i palloni.
Vittoria Baldino
 
 
«Altro che Capodanno Rai! Occhiuto dica se la sanità è ancora una priorità», tuona la deputata 5Stelle. Vittoria ricorda che «negli ultimi due mesi Corigliano Rossano ha fatto registrare quattro decessi accomunati da ambulanze in ritardo o inadatte e senza medico a bordo». Come dire, altro che botti di Capodanno: se a uno gli piglia una colica in Calabria i botti li fa a Ferragosto
Felice Saladini
 
Un vero dramma sportivo: la Covisoc ha bocciato l'iscrizione della Reggina alla serie B. Nonostante il Tribunale avesse concesso 30 giorni per saldare 757mila euro di oneri fiscali e contributivi, ha vinto la linea dura della Figc. Felice è pronto ai ricorsi per difendere i veri valori dello sport: ma qui – purtroppo – pare che gli unici valori che contano siano quelli esprimibili in euro.
Rosaria Succurro
 
 
È l’unica che vincendo ha perso: la sua conquista della presidenza dell’Anci Calabria è stata talmente contestata che appare un mezzo disastro politico. Il sindaco di San Giovanni in Fiore si è messa contro i sindaci dei capoluoghi calabresi, Reggio, Catanzaro, Cosenza e Crotone, e pure Fratelli d’Italia, suoi teorici alleati. Se questa è una vittoria, Pirro in confronto era un dilettante.
Mario Sechi
 
 
Dall’Agi a portavoce di Palazzo Chigi con aria trionfante, doveva temperare e rendere più istituzionale la comunicazione di Giorgia Meloni. Ma in quattro mesi gli strafalcioni ci sono stati, su molte cose si è comunicato male e a sproposito. Dopo quattro mesi, Mario è stato scaricato: il fine giornalismo non fa per la Meloni, il prossimo portavoce lo farà selezionare a Barbara D’Urso.