Emanuele Triglia
 
 
Il producer e compositore reggino ha vinto il David di Donatello insieme a Elodie per la canzone “Proiettili”, colonna sonora di “Ti mangio il cuore”. Hip hip hurrà della Città metropolitana, che plaude al giovane “capace di far valere il proprio talento, anche lontano da casa sua”. Anche lontano? Fosse rimasto a casa sua al massimo gli avrebbero fatto comporre l’inno alle polpette di melenzane.
Vittorio Pisani
 
 
Il superpoliziotto catanzarese, con una lunga esperienza sul campo e nell’intelligence (ha catturato Iovine e Zagaria e combattuto contro i Casalesi), è stato nominato dal Consiglio dei ministri Capo della Polizia. Se è vero che calabresi sono alcuni dei mafiosi più potenti, calabresi sono anche quelli che li combattono: quando questa terra si accorge di avere un virus, si mette a produrre anticorpi.
Giuseppe Falcomatà
 
 
Nonostante sia fuori dai giochi per la legge Severino (dopo la condanna sul caso Miramare) il sindaco sospeso di Reggio secondo i sondaggi è tra i politici più conosciuti e a più alto gradimento in Calabria (lo precede solo Occhiuto). Insomma, Giuseppe è pronto al rientro, anche per togliersi un dubbio: il gradimento dei reggini è riferito a lui o al fatto che non stia facendo il sindaco?
Vincenzo Spaziante
 
 
Nominato a dicembre commissario dell’Asp di Catanzaro si era già dimesso per ben due volte, ma Occhiuto lo aveva stoppato. Ora sono arrivate le terze dimissioni, definitive. Dura la vita dei commissari delle Asp: entri in ufficio pieno di speranze e poi capisci che l’amico che ti diceva che dalla sanità calabrese è meglio scappare a gambe levate non stava scherzando.
Francesco Lollobrigida
 
 
Ossessionato dagli italiani che non fanno figli mentre gli immigrati sì, il ministro prima è scivolato sulla “sostituzione etnica”, poi si è incartato sulla difesa della “etnia” italiana, intesa come “raggruppamento linguistico-culturale”. Insomma, fate figli non per amore ma per difendere il nostro ceppo linguistico. Eppure basterebbe che quelli come lui ogni tanto leggessero un libro.
Giovanna Malara
 
 
Non è più primario di dermatologia del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, dopo essere stata licenziata in tronco. La dottoressa è entrata in un groviglio di vicende giudiziarie e disciplinari, con un avviso di conclusioni indagini legato al concorso, appunto, da primario. A Reggio per chiedere una pomata per l’acne vi conviene fare direttamente ricorso al Tar.