Su Femin e Marco Minniti, giù il ministro Lollobrigida e il derby di Calabria: il borsino della settimana

Scegliamo il collettivo femminista di Cosenza come simbolo di una generazione di donne sempre più consapevole. Le ragazze sono toste e da anni si impegnano in lotte sociali non solo di genere. Molto attive sul fronte della sanità, sono state fra le prime a capire l’importanza di servizi territoriali adeguati. Venerdì hanno portato in piazza a Cosenza un corteo colorato e movimentato. Non una di meno, tante Femin in più

L’ingegnere di 37 anni originario di Pizzo dà una lectio magistralis ai nostri politici. In Senato racconta la sua storia e il suo ritorno in Calabria dopo aver lavorato all’estero. Ma soprattutto attacca la manovra che anziché frenare la “fuga di cervelli” aumenta i paletti per il ritorno delle nostre eccellenze. Roberto è il volto delle potenzialità della nostra regione. Se solo ci fosse una classe politica all’altezza.

Sorprese tutti nel 2021 quando annunciò le sue irrevocabili dimissioni da deputato Pd. Capì in anticipo la deriva che avrebbe preso il suo partito e si è messo a guidare la Fondazione “Med Or”. Gli eventi internazionali gli hanno dato una mano e adesso tutti lo cercano per  le sue analisi geopolitiche. Piace sia a destra sia a sinistra. Qualcuno pensa ad un suo ritorno alla politica. Ma ca nisciun è fesso

Il treno FrecciaRossa è in ritardo di due ore, ma il ministro deve raggiungere Caivano. Così fa compiere una fermata non prevista a Ciampino per scendere e proseguire, insieme al suo staff, con altri mezzi. Abuso di potere o procedura normale? Il nostro si difende dicendo che era in missione istituzionale. L’opposizione insorge, le Ferrovie balbettano: Imbarazzi e silenzi in maggioranza. Fratelli di Trenitalia

La violenza sulle donne non è solo frutto della nostra secolare cultura intrisa di patriarcato. Arroganza e prevaricazione si stanno diffondendo come un virus nella nostra società. Così tre ragazze del liceo artistico di Vibo hanno pensato bene di aggredire una loro coetanea proprio alla vigilia della marcia contro la violenza sulle donne. È un modo per rivendicare parità anche nella stupidità?

Catanzaro-Cosenza è qualcosa più di un derby, è una rivalità fra due città che si perde nella notte dei secoli. La partita è stata presa molto sul serio dalle forze dell’ordine che hanno blindato Catanzaro che nemmeno Gaza. Divieti di raggiungere la città se non con autobus, biglietti per gli ospiti limitatissimi, raduni in punti precisi. Ma si tratta solo di calcio. Più morsello, meno blindati.