«Ieri è stata riaperta al traffico la Provinciale 164 di Giostratico che da Cassano conduce a Civita. Una riapertura che arriva dopo una lunghissima chiusura. Ho partecipato alla cerimonia insieme al presidente del consiglio Lino Notaristefano e all’assessore Elisa Fasanella e abbiamo accolto con favore la riapertura di questa arteria fondamentale per il territorio cassanese. Qualcuno, però, cerca di fare artatamente polemica dicendo che mi sarei fermato a discutere inopportunamente con la Presidente Succurro e con i dirigenti della Provincia».

Inizia così la nota con la quale il sindaco di Cassano allo Ionio Gianni Papasso interviene a smorzare le presunte polemiche seguite, a quanto pare, alla riapertura della strada provinciale 164, rimasta interdetta al traffico per 15 anni. «Innanzitutto, ricordo ai soliti detrattori - si legge nel comunicato - che ricopro anche la carica di consigliere provinciale e, se avessi voluto, avrei fatto polemica nelle opportune sedi e con gli opportuni strumenti in mio possesso. Vorrei sottolineare, invece, che ancora una volta, sempre nell'interesse del Comune, ho offerto massima collaborazione alla presidente Succurro, all’assessore regionale Gallo e ai tecnici della Provincia sottolineando, però, che apriamo una strada con le strisce orizzontali gialle, segno - al di là del monitoraggio delle frane - che non si è in piena sicurezza vista anche la difficoltà che avranno gli automobilisti, soprattutto di notte nei tratti a una sola corsia. Quindi sarebbe utile allargare l’arteria a monte in questi tratti con un solo senso di circolazione di marcia. In questa direzione ho suggerito ai tecnici che dovrebbe essere già disponibile un finanziamento di 200mila euro che si potrebbe utilizzare in tal senso».

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«Ho chiesto anche una maggiore attenzione ai costoni che insistono sulla strada da dove continuamente si verificano distacchi di materiali e pietre. In chiusura ai cittadini di Cassano sottolineo che, dopo aver plaudito alla riapertura della strada di Giostratico, perché è un fatto positivo, ho solo ribadito, senza polemica, l’importanza che hanno anche tutte le altre strade provinciali che interessano il territorio cassanese (dalla Cassano-Sibari alla Cassano-Cammarata passando per la Cassano-Vigne, alla Doria- Sibari, che sono in condizioni assolutamente scadenti) e ho chiesto alla presidente di prevedere una serie di interventi visto che di recente, l’Ente da lei amministrato, ha ottenuto, per la rete stradale provinciale, circa 30 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture e visto che molte delle strade di competenza provinciale che ricadono nel nostro comune sembrano groviera piene di buche e di conseguenza non in sicurezza. Con moltissimo garbo ho detto alla presidente che il territorio di Cassano non può essere trattato come territorio residuale».

«Tutto questo - conclude nella sua nota il sindaco di Cassano allo Ionio Papasso - mentre qualcuno nelle scorse settimane condivideva con orgoglio post social e uscite stampa in cui si diceva, per la messa in sicurezza delle suddette strade cassanesi, la Provincia aveva stanziato soltanto 60mila euro: una cifra irrisoria e risibile. Cassano e le sue strade meritano di più. È giusto e sacrosanto che una parte dei 30 milioni di euro arrivati dal Ministero vengano spesi per la nostra viabilità di competenza provinciale. È questa l’attenzione che ho chiesto e seguirò la destinazione di questi fondi nelle prossime settimane nelle competenti commissioni consiliari. Lo spirito non polemico del mio intervento è stato colto da chi di competenza se poi per taluni questo significa fare polemica allora mi troverà sempre a far polemica in difesa di Cassano e dei Cassanesi».