Il capogruppo in Consiglio regionale di “De Magistris Presidente”: «Sento parlare di un possibile risparmio di tempo, ma il tutto sarebbe pagato a caro prezzo dai cittadini di questi territori»
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«Un’ipotesi da escludere immediatamente e senza esitazioni». Così il capogruppo in Consiglio regionale di “De Magistris Presidente”, Ferdinando Laghi, a proposito di «voci riguardanti una sostanziale soppressione della storica stazione ferroviaria di Sibari, che sarebbe by-passata da una cosiddetta bretella di raccordo tra le due linee ferroviarie, per Crotone e per Cosenza, senza far capo, appunto, alla stazione di Sibari»
«Sento parlare – continua il consigliere Laghi – di un possibile risparmio di tempo, limitato, per altro, ad una manciata di minuti. Minuti che sarebbero però pagati a caro prezzo dai cittadini, vista la disastrosa ricaduta che si concretizzerebbe a danno dell’alto Jonio e dell’intera area del Pollino. Territori già ora serviti in maniera del tutto insufficiente e insoddisfacente dalla linea ferroviaria esistente -e non solo-, che si troverebbero ancor più isolati».
Per questi motivi, secondo Laghi «la stazione di Sibari va mantenuta e, semmai, potenziata, sia nella logistica che come nodo ferroviario, essendo di estrema importanza per tutta la zona centro-orientale della Calabria settentrionale. Farò quanto in mio potere in Consiglio regionale e raccordandomi con le istituzioni e i cittadini del territorio, per oppormi con la massima decisione ad una eventualità da scongiurare e cancellare al più presto».