Attraversati quotidianamente da migliaia di veicoli, tra i quali tantissimi sono i mezzi pubblici che fanno la spola tra la costa tirrenica e l’entroterra cosentino, i ponti che caratterizzano il tratto iniziale della strada statale 107, nota anche come “Silana-Crotonese”, sono tra i più alti dell’intera provincia.

Attraversando gole sotto cui spesso scorrono fiumi e torrenti, i piloni che sorreggono le varie strutture sono soventemente piantati nei pressi di sponde che, i sempre più frequenti eventi estremi sul fronte del meteo, stanno erodendo con preoccupante velocità.

Diverse sono le frane di piccole e medie dimensioni visibili ad occhio nudo, a partire da quelle un po’ più a valle del primo attraversamento che si staglia dal bivio da cui parte la vecchia strada nota come Palombara, dove lo scirocco scorre tra pareti verticali, naturalmente inclini a cedere, così come pare essere accaduto dopo gli ultimi rovesci temporaleschi che hanno quasi messo a nudo il basamento del pilastro centrale.

Discorso simile anche per il ponte che sovrasta il fiume Varco Le Chianche, il cui lato che si lega all’uscita dell’ultima galleria percorsa da chi scende da Cosenza, è caratterizzato da un agglomerato di detriti franato proprio a ridosso del primo pilone, una massa di terra e pietrisco che preme pericolosamente contro l’intera struttura.

Se si pensa che la strada in questione, nel prossimo futuro potrebbe essere l’unica via di collegamento tra il litorale e l’interno della provincia, a causa dei lavori che dovrebbero interessare la ferrovia, allora sarebbe opportuno verificare che sia tutto a posto.