Anche le città d'arte tra le mete privilegiate, tra queste Reggio e i suoi Bronzi ma pesa ancora nella regione la mancanza di turismo organizzato
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La Pasqua pienamente primaverile ha incoraggiato gli spostamenti anche verso la Calabria, ma per l'apertura ufficiale della stagione turistica bisognerà attendere almeno il ponte del 25 aprile o addirittura quello del primo maggio. Reduci da una settimana piovosa e con rigurgiti da temperature invernali, le strutture non sono ancora pronte ad accogliere eventuali visitatori, ad eccezione di località il cui target si è ormai consolidato, dove è già stata sperimentata la capacità di destagionalizzare e ricevere vacanzieri in ogni periodo dell'anno, come nella rinomata Tropea.
Manca il turismo organizzato
La nostra regione si conferma meta di passaggio verso la Sicilia ed avrebbe le carte in regola per ospitare già in questo periodo, le comitive in arrivo dal nord Europa, ma pesa su questo fronte l'assenza di un vero hub aeroportuale in grado di ricevere nei tre scali disponibili, le grandi compagnie cui si rivolgono i tour operator. Mentre le low cost, da una parte consentono ai calabresi di viaggiare verso l'estero a tariffe competitive, dall'altra costringono al fai da te per cui si rivolgono a singoli nuclei familiari e, soprattutto, sono scarsamente convenienti in corrispondenza delle festività. L'isolamento per la Calabria, rimane quindi un problema. Difficile in queste condizioni intercettare i grandi flussi organizzati.
I Bronzi sempre appetiti
Si stimano 11 milioni di turisti in viaggio nel Paese, in particolare nelle città d'arte. Una piccola fetta, concentrata soprattutto su Reggio grazie al Museo Archeologico Nazionale dove sono custoditi i Bronzi di Riace, giungerà anche alle nostre latitudini, ma previsioni a parte, i conti si potranno fare solo nella prossima settimana. Anticipare gli arrivi e portarli fino all'autunno inoltrato la sfida da vincere. E rendere questi arrivi di inizio primavera strutturali anno dopo anno, da affiancare al turismo di ritorno, al turismo delle radici e in questo periodo anche al turismo dei riti della settimana santa, con la Giudaica di Laino, i battenti di Verbicaro e Nocera Terinese, l'Affruntata organizzata in diverse località del Vibonese e del Reggino.
Tutti in agriturismo
Il lunedì di Pasquetta si caratterizza invece per il turismo enogastronomico e sotto questo aspetto le previsioni parlano di un comparto che ha compiuto negli ultimi tempi passi da gigante, allargando e variegando l'offerta. Cifre da tutto esaurito ovunque, con menù anche di carattere esperienziale, offerti al costo medio di 45 euro. Gli agriturismi i locali più richiesti per la disponibilità di spazi esterni e per la qualità dei prodotti.