L’assemblea dei soci tenutasi a Trebisacce ha provveduto a ratificare il nuovo consiglio direttivo e le cariche. Stefano Pirillo è vicepresidente, Cesare Renzo il responsabile dei presidi
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Nei giorni scorsi a Trebisacce nella consueta assemblea indetta dalla Condotta Magna Greacia Pollino Aps, che ha visto partecipi i suoi soci, si è proceduto al rinnovo del direttivo, delle cariche di presidente e di vicepresidente.
Il consiglio direttivo uscente, dopo aver relazionato sulle attività svolte dai membri negli anni trascorsi, si è approcciato verso una nuova pagina della rete Slow.
Si è votato all'unanimità per l'adozione del Codice Etico della rete Slow Food Italia Aps, e dopo la presentazione della lista e del programma 2025/2029, l’assemblea ha proceduto alla nomina dei componenti del nuovo direttivo. Sono risultati eletti Giuseppe Gatto, Stefano Pirillo, Cesare Renzo, Elio Perciaccante, Luca Sammarro, Antonio
Trebisonda, Saro Costa, Andrea Casaleno, Enzo Arcuri, Claudio Viola, Ugo Posterivo. L’organo ha poi nominato Giuseppe Gatto presidente, Stefano Pirillo vicepresidente e Cesare Renzo responsabile dei presidi.
Il neo eletto presidente Giuseppe Gatto ha annunciato all'assemblea, le direttrici che con il nuovo direttivo intende intraprendere: programmi intensi, ambiziosi per il recupero sociale e culturale di prodotti alimentari e non solo, ma anche di tradizioni e tipicità locali. Ha illustrato i programmi in itinere che già stava portando avanti, come l'intenso lavoro sul Biondo Tardivo di Trebisacce su cui personalmente si stava impegnando da tempo.
A conclusione dell'assemblea, non sono mancati i ringraziamenti da parte del socio Antonio Trebisonda al vecchio direttivo per aver portato avanti la Condotta in un'ottica di crescita costante e per aver dato continuità ad iniziative ideate dai suoi predecessori.
Interessante il contributo del nuovo socio della Condotta, Massimiliano Smiriglia, sulla disponibilità e l’efficientamento delle reti idriche senza le quali non è possibile pianificare alcuna attività di impresa agricola e valorizzazione dei prodotti locali, ma
soprattutto non è possibile attuare politiche di risparmio della risorsa acqua e di lotta al cambiamento climatico, in piena filosofia Slow.