«A margine dell’ultimo Consiglio comunale in cui si discuteva del Dup del mio Comune, il sindaco (Francesco Grosso), alle mie legittime e democratiche osservazioni critiche di “massaia” dedita alla politica sul documento in questione, non ha fatto altro che rispondere, offendendo pubblicamente me e tutte le massaie come me, affermando, tra l’incredulità degli astanti, quanto segue: “Si vede da ciò che dice che lei è abituata a ragionare da massaia”». È quanto scrive in una lettera indirizzata al direttore di LaC News24 Olimpia De Gregorio, consigliera di minoranza del Comune di Bonifati (Cs).

«Come a dire, avendolo detto, che una donna, una donna che si dedica alla casa, una casalinga dunque, è abituata non solo a non capire di politica ma anche a sragionare quando si discute di questa – Prosegue la consigliera -. Ora, delle due l’una: o il sindaco si è lasciato andare a un atteggiamento sessista perché crede fortemente in ciò che ha detto o il sindaco ha detto ciò che ha detto perché gli è partita la cosiddetta trebisonda».

«Sia nell’uno che nell’altro caso, comunque, mi chiedo e le chiedo: è lecito che parole di questo genere possano trovare spazio in Aule istituzionali in cui la cultura del rispetto e della dignità dovrebbero essere l’abc di ogni cosa? Il comportamento del sindaco, che potrebbe erroneamente apparire come di poco conto, a mio modesto parere, è invece un chiaro esempio di sessismo sistemico», continua De Gregorio.

«Un esempio che “la dice lunga” su quanto ancora ci sia purtroppo da fare, aldilà delle belle parole di circostanza che si usano fare nelle cerimonie di facciata ogni qual volta si parla di diritti di noi donne… e se a fare sessismo sistemico è il primo cittadino di un Comune la cosa, mi creda, caro direttore, oltre che avvilente, a me pare “abbastanza” seria – conclude De Gregorio -. Per non dire di peggio. Nel ringraziarla per l’attenzione, corro al mio lavoro da massaia e cordialmente la saluto, augurandole buon lavoro».