Due piccoli comuni del vibonese fanno rete al fine di migliorare la vivibilità e promuovere alcuni interessanti aspetti culturali che insistono nei loro territori, che, se pur conosciuti stentano a decollare. L’occasione è stata offerta dal ministero del Turismo che ha emanato un bando rivolto ai comuni al di sotto dei 5000 abitanti e rientranti nell’elenco pubblicato dallo stesso Ministero, i quali singolarmente o in rete hanno avuto la possibilità di presentare dei progetti e richiedere i finanziamenti al fine di incentivare interventi innovativi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale. 

Si tratta di finanziamenti cospicui, quelli messi a disposizione dal ministero. Ben un milione e mezzo di euro a comune da ripartire in tre annualità che, se ottenuti sicuramente, contribuiranno a potenziate l’offerta turistica e culturale dei due centri. Mongiana e Filandari hanno esigenza si valorizzare la loro storia le proprie peculiarità che li rendono unici nel contesto generale del territorio della provincia di Vibo Valentia.

Mongiana, sede del polo siderurgico borbonico, che funge da capofila, pensa di recuperare rendendoli fruibili, due grandi vani posti alle spalle del MUFAR (Museo delle Reali Fabbriche Borboniche), che verranno adibiti: il primo a Centro Studi e documentazione del trascorso siderurgico di Mongiana, nel quale studiosi e studenti potranno dedicarsi alle loro ricerche; nel secondo verrà allestito un Museo Immersivo Esperienziale, che per sua peculiarità e per ciò che mostrerà richiamerà un notevole flusso turistico e implementerà l’offerta culturale. 

Il progetto presentato dal comune di Filandari, punta alla narrazione della sua grotta. La torbida oscurità di questa grotta e l’addentrarsi verso il suo interno, buio e ignoto, hanno fatto balenare l’idea di inserire elementi introspettivi al viaggio, tra storia e leggenda del territorio. Un’intuizione, questa, che permetterà di fondere le intime e personali riflessioni del visitatore, stimolate dal racconto, alla vera essenza del luogo che lo ospita. Una fusione tra corpo, mente e luogo che, lentamente, culminerà in un’inaspettata metamorfosi, immersa in un viaggio esperienziale senza precedenti.

Così, l’arte della narrazione sonora interattiva - tra suoni, parole, ombre, come miraggi e illusioni ottiche, e lo stillicidio delle gocce d’acqua della grotta - colpirà l’immaginario del visitatore trasportandolo in un mondo surreale dove ammirare “il fuori e il dentro”, dove poter respirare l’antica storia del luogo e le leggende che gravitano intorno ad esso, senza mai dimenticare la ricerca del proprio io interiore.

Addentrandosi nel cuore della grotta che lascerà attraversare le sue oscurità, nel progetto presentato saranno sapientemente illuminate in modo interattivo, per 95 metri di lunghezza, con l’obiettivo di far compiere al turista, e non solo ad esso, un’esperienza indimenticabile, in cui immergere il proprio sentire nelle storie del luogo che lo ospita.

La scelta del progetto di valorizzare la grotta di santa Cristina, meta di un interesse turistico attratto dalla sua conformazione geologica e dalle leggende che “racconta”, che si sono radicate nella cultura locale e del circondario. La grotta verrà resa sicura ed in essa verranno installate postazioni a realtà aumentata e immersive che faranno vivere esperienze ed emozioni nuove e interessanti ai visitatori che ascolteranno ciò che la grotta “racconterà” loro

L’obiettivo principale del progetto che accomuna le due realtà territoriali, sarà quello di migliorare la conoscenza dei due siti rafforzando l’identità territoriale e culturale dei due centri. Gli obiettivi principali sono: aumentare la capacità di attrazione del MUFAR e della Grotta, far conoscere il territorio e le sue valenze paesaggistiche ed ambientali; aumentare il numero di visitatori; migliorare la qualità della visita.