Oggi, 18 dicembre, riaprono le porte dopo una lunga attesa dovuta a una serie di giri burocratici e grazie a una proroga concessa dall’Ustif. Un sospiro di sollievo per tutta la rete di esercenti e albergatori che l’anno scorso sono rimasti chiusi a causa del Covid
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Una data importante, quella di oggi, per turisti ma anche per commercianti e albergatori silani. A Camigliatello riprendono a funzionare gli impianti sciistici. In un panorama incantato, ammantato dalle intense nevicate degli ultimi dieci giorni, l’attesa per ricominciare a vivere la montagna, è finita. La proroga concessa da Ustif è un sospiro di sollievo per tutta la rete di esercenti e albergatori che l’anno scorso, perlopiù, hanno mantenuto le saracinesche abbassate causa Covid. Insomma un piccolo passo.
Intanto, sempre oggi, a Lorica riaprono la pista bob e la ski area con tapis roulant e campo principianti. In sospeso resta la questione impianti di risalita della struttura che rientra nel comune di Casali del Manco. Ma anche questo ostacolo potrebbe diventare un ricordo se gli ultimi passaggi, legati al collaudo, dovessero filare lisci. Certo è che si sta lavorando alacremente per tentare di far ripartire Lorica il prima possibile così da sfruttare al massimo una stagione invernale che, meteorologicamente, è già cominciata da un paio di settimane.
«L’obiettivo condiviso è quello di riaprire Lorica entro la fine dell’anno – dice l’assessore regionale Fausto Orsomarso -. Non posso dare una data precisa, ci sono ancora delle fasi da ottemperare, in primis il collaudo per cui servono dei tempi tecnici. I passaggi per arrivare a questo momento li abbiamo svolti tutto, in primis la nomina di un direttore d’esercizio».
Ma Orsomarso si spinge un po’ più in là della collina. «Dopo aver risolto questo nodo dobbiamo per forza pensare a puntare su grandi investimenti – spiega - adesso che ci sono risorse importanti in arrivo, soprattutto per fare in modo da collegare le aree, migliorare servizi turistici. C’è già un progetto sul quale sto lavorando e riguarda la riqualificazione sia delle strutture alberghiere esistenti che di quelle nuove. Solo così saremo in grado di creare un Distretto turistico importante, unico, perché il mare ce l’hanno tutti ma la montagna in pochi e noi siamo fra quelli».