VIDEO | La mamma di Andrea Spezzacatena, morto suicida a 15 anni, presente a Soverato alla proiezione dell’opera ispirata alla tragica vicenda: “Il ragazzo dai pantaloni rosa”
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È stata accolta da un lungo applauso Teresa Manes. La mamma di Andrea Spezzacatena, il giovane morto suicida a 15 anni il 20 novembre 2012, perché vittima di bullismo e cyberbullismo, ha incontrato al Supercinema di Soverato, su iniziativa del dirigente scolastico dell'Istituto Salesiano, Domenico Servello, gli studenti delle scuole del comprensorio al termine della proiezione de "Il ragazzo dai pantaloni rosa", un film campione di incassi incentrato sulla vita del giovane, dal messaggio forte e struggente ma anche un potente manifesto alla speranza.
Abbattere il muro dell’indifferenza
«Pensavo di avere una reazione diversa rivedendo il film sul grande schermo - commenta - ma poi ho focalizzato l'obiettivo: per me è importante arrivare al cuore della gente, far riflettere le persone e tirare la giacca a questa indifferenza, abbattere il muro del silenzio».
Commozione, riflessione, gli occhi lucidi dei giovani di fronte alle scene dell'opera di Margherita Ferri, uscita nelle sale il 7 novembre scorso, in cui un bravissimo Samuele Carrino nei panni di Andrea e una eccellente Claudia Pandolfi nel ruolo di mamma Teresa, interpretano la vita prima e dopo la tragica scomparsa del ragazzo che indossa fiero quei pantaloni rossi divenuti rosa dopo un lavaggio sbagliato.
Ucciso dal silenzio
«Chi ha ucciso mio figlio, più che il bullismo, è stata l'indifferenza degli adulti e il silenzio un pò di tutti, anche il suo steso silenzio». Un dolore dunque al quale questa mamma è riuscita a dare un senso, racchiuso anche nelle pagine di un libro: «il libro "Andrea oltre il pantalone rosa" è stato il primo strumento di attività pedagogica che mi ha consentito di entrare nelle scuole e il messaggio è sempre unico e solo: la vita è un dono meraviglioso e deve essere splendidamente vissuta».