VIDEO | Nella sede del Parco delle Serre l'evento di apertura del festival organizzato dall'associazione Condivisioni, il presidente Bruno Censore: «Vogliamo risvegliare l'attrattività di questo comprensorio»
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L’ottava edizione del Serreinfestival è ufficialmente cominciata. A dare avvio alla rassegna che si terrà tra Serra San Bruno e San Nicola da Crissa fino al 13 agosto è stato in mattinata l’incontro che si tenuto nella sede del Parco delle Serre con i diversi attori coinvolti nella realizzazione del progetto, e che ha voluto illustrare le numerose sfumature di un festival strettamente connesso con l’identità di un comprensorio vasto e la cui storia è ancora tutta da raccontare.
Ad organizzare questa ottava edizione è l’associazione Condivisioni guidata da Bruno Censore, in collaborazione con il Comune di San Nicola da Crissa, il Gal Terre vibonesi, il Parco delle Serre, la fondazione Imes e l’associazione Vivi Serra San Bruno, con il patrocinio del ministero della Cultura, della Giunta e del Consiglio regionale, della Provincia di Vibo Valentia, del Comune di Serra San Bruno e della Camera di commercio di Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone.
«Attraverso questa edizione noi vogliamo risvegliare l'attrattività di questo comprensorio, parlare delle zone interne nella direzione di una rigenerazione culturale, sociale ed economica - ha spiegato Bruno Censore, presidente dell’associazione Condivisioni -. È anche un festival che valorizza il territorio, ci sono iniziative, spettacoli musicali, concerti, però il messaggio di tutta la kermesse è chiaro: offrire nuove opportunità per una sostenibilità ambientale sul solco degli obiettivi che l'Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile si è data».
Presenti all’incontro di questa mattina oltre al presidente di Condivisioni Bruno Censore, il commissario del Parco naturale regionale delle Serre Alfonso Grillo; il direttore artistico di Serreinfestival Armando Vitale; Giuseppe Zangari dell’associazione Serreinfestival; il dirigente nazionale di Libertas Francesco de Caria; la coordinatrice del festival Maria Rosaria Franzè e la responsabile del progetto Marta Ferrari.
Tra gli scopi della kermesse la valorizzazione del turismo montano, la scoperta dei sentieri boschivi e la conoscenza di tradizioni millenarie, la pubblicizzazione dei prodotti tipici del territorio ma anche dibattiti su tematiche di forte attualità culturale e politica, su tutte quella riguardante l’Autonomia differenziata.
«Quest'anno ci occuperemo di alcuni temi importanti, dallo spreco del cibo a quello dell’acqua, considerando anche la crisi idrica e i cambiamenti climatici che in questo periodo ci stanno mettendo a dura prova – ha spiegato la coordinatrice del festival Franzé -. E poi parleremo anche di Autonomia differenziata, un tema già trattato lo scorso anno e che proponiamo nuovamente vista anche la raccolta firme in corso per il referendum».
Sul forte legame tra il festival e il territorio e sulla bellezza di quest’ultimo si sono soffermati il direttore artistico Vitale («siamo in una delle perle della Calabria, l’obiettivo è anche quello di farci arrivare tanti turisti») e il direttore del Parco delle Serre Grillo: «Il messaggio che stiamo cercando di portare avanti anche come Regione è che c'è una Calabria diversa, che può essere vissuta, che è quella della montagna, che non tutti conoscono. Spesso mi ritrovo nelle manifestazioni ad affermare che il 40% del territorio è della Calabria montana e tutti mi guardano un po' stupiti, quando invece c'è un patrimonio boschivo e forestale da valorizzare insieme ai 26 comuni che fanno parte del parco». Una valorizzazione che può fare da volano per lo sviluppo di un intero territorio.