VIDEO | La new entry in fatto di produzione gastronomica è stata al centro di un incontro sulla cucina fusion all’Istituto alberghiero assieme ai Gal. Tra pochi giorni il lancio ufficiale a Rimini
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Grandi novità sul fronte della produzione gastronomica d’eccellenza calabrese: la new entry si chiama No&Mi ed è una barretta nutrizionale squisita (l’abbiamo provata in anteprima), naturale e tutta made in Calabria.
Presentazione ufficiale a Rimini
Lo snack è stato presentato durante l'incontro su “La cucina fusion come opportunità per i prodotti locali della Calabria” nel quadro di SerreInFestival (organizzata dall’associazione Condivisioni del presidente Bruno Censore) con la partnership dell'Istituto Alberghiero di Soverato e due Gal, i Gruppi di azione locale.
«Sono convinto che abbiamo centrato l'obiettivo – ha detto il maestro pasticcere Antonio Caridi, realizzatore dello snack assieme all’ideatore, il dirigente scolastico Renato Daniele –. Anche il nome è affascinante: No&Mi infatti è l’acronimo di nocciole e miele e badate che non è un torroncino ma una barretta energetica dove non c'è traccia di saccarosio.Tra qualche giorno – aggiunge il maestro reggino – saremo a Rimini e proprio con l'assessore Gallo faremo il lancio».
Il lavoro dei Gruppi d’Azione Locale
Viva i piatti della tradizione calabrese ma cosa non deve mancare in un menu innovativo?
«Il paniere della provincia di Vibo è interessantissimo e ricco – ha detto Vitaliano Papillo, presidente Gal Serre Vibonesi – con prodotti di punta che ci invidia davvero tutto il mondo: la ndujia di Spilinga, il pecorino dop del Monte Poro, la cipolla di Tropea; senza dimenticare il miele, il tartufo, le castagne, l'olio ed il vino».
«Da molti anni ormai che si tenta di mettere insieme i prodotti di eccellenza e trasformarli in un prodotto che può essere messo in filiera e quindi prodotto, trasformato e venduto – gli ha fatto eco Marziale Battaglia, presidente omologo del Gal Serre Calabresi –. Bene ha fatto l'Associazione SerreinFestival a farci venire qui all'alberghiero di Soverato dove da tempo stiamo formando anche i ragazzi».
Guai a dimenticare le radici
«Io penso che il fusion sia un fenomeno importante però – ha concluso a LaC il dirigente scolastico Renato Daniele – non bisogna dimenticare il nostro punto di partenza, le nostre radici storiche e quindi l’iniziativa odierna vuole essere anche la promozione di tutti i nostri prodotti tipici, tradizionali che negli ultimi anni il mondo nazionale e internazionale sta riscoprendo».