Lo sfogo della madre della giovane di Gioiosa Jonica: «Anche se vi credete assolti siete tutti coinvolti. È inaccettabile»
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Più di cento giorni per rinnovare un progetto di vita. Un'odissea che ormai ha del surreale quella che sta vivendo Simona Coluccio, la mamma coraggio di Gioiosa Jonica genitore di Maria Pia, ragazzina affetta da anni da gravi disabilità. «La mia famiglia sta pagando un caro prezzo. Da cinque mesi, mia figlia non riceve la logopedista che le spetta di diritto, e ogni giorno siamo noi, come famiglia, a farci carico delle mancanze e dei disservizi continui».
«Ogni giorno – prosegue mamma Simona - una persona diversa viene inviata, senza la minima garanzia di continuità. Cosa si aspettano? Che ci si abitui all’instabilità e alla precarietà? Forse si pensa che il nostro bisogno di un servizio qualificato e continuativo sia solo un dettaglio trascurabile. E i paladini della giustizia, dove sono? Quelli che si riempiono la bocca di parole come "inclusione" e "supporto alle famiglie"? Assistiamo a passerelle mediatiche, discorsi accorati, promesse fatte sotto i riflettori. Ma poi, nella sostanza, le famiglie come la mia vengono lasciate a gestire da sole il peso di un sistema inefficiente e indifferente».
Per Simona Coluccio «è inaccettabile che nel 2025 una famiglia debba combattere ogni giorno per ottenere ciò che dovrebbe essere garantito. Vogliamo continuità, rispetto e un servizio che funzioni, non teatrini vuoti di promesse. Anche se vi credete assolti siete tutti coinvolti».