Una sartoria solidale per aiutare le donne vittime di violenza. "Sunflower" è il progetto della neonata associazione "Mettiamoci un punto", che affonda le sue radici nel piccolo borgo di Santa Domenica Talao. Qui, due giorni fa, è avvenuta l'inaugurazione di una sorta di boutique dell'impegno sociale, in cui adulti e bambini produrranno capi e accessori per raccogliere fondi e fermare, in ogni modo possibile, le violenze esercitate su mogli e compagne di uomini violenti. La sartoria solidale sorge nei locali del centro di aggregazione, con il supporto dell'amministrazione comunale guidata dal tre volte sindaco Alfredo Lucchesi. Il parroco don Angel Miguel Arenas ha anche impartito la benedizione. 

Com'è nata l'idea

L'idea è nata un giorno qualunque di qualche mese fa, quando Anna Salemme, artista del posto, chiacchierando con alcune amiche ha capito che la sua arte e quella di tante altre donne del paese doveva essere messa al servizio di una buona causa. Così, insieme, hanno fatto un giro di telefonate e interpellato uomini e donne esperti in ricamo, taglio e cucito. In poco tempo, si sono costituiti in associazione e hanno messo in piedi un progetto contro la violenza degno di nota. Ogni euro incassato dalla vendita dei capi di abbigliamento e di accessori prodotti dai volontari, saranno utilizzati per aiutare le vittime, che nella sartoria solidale potranno trovare accoglienza, ascolto e ogni tipo di supporto. A dare man forte al progetto, c'è anche Santina Bruno, responsabile del coordinamento Donne Acli Calabria.

Porte aperte a tutti

«È un grande progetto - ci dice l'ideatrice Anna Salemme - e ringrazio Santina Bruno per averci onorato della sua collaborazione. Abbiamo pensato di fare grandi cose, abbiamo coinvolto grandi e piccoli. Noi siamo sempre disponibili, le porte sono aperte a tutti. Per chi vuole imparare a cucire o per chi vuole anche solo parlare, noi siamo qui».

«Questa lana è la nostra croce e delizia - la fa eco sua cugina, Annalisa Salemme, indicando le centinaia di gomitoli sistemati sulle pareti -. Ce l'hanno regalata persone gentilissime. È arrivata tutta insieme e per metterla a posto è stato difficilissimo, ma è stata una manna dal cielo e fonte di ispirazione, infatti già gran parte è stata utilizzata per le nostre produzioni». Ma c'è bisogno di sostegno costante. «Serve un po' di tutto, ogni piccolo dono è ben accetto. Vogliamo dare un aiuto concreto alle donne che soffrono».