È quanto dichiarato dal conduttore durante la conferenza stampa di apertura della kermesse che poi afferma: «Mai ricevuto pressioni dalla Rai per fare un festival meloniano»
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«Trovo la protesta dei trattori assolutamente giusta, sacrosanta, per il diritto al lavoro e alla tutela del proprio posto di lavoro. Ma nessuno mi ha contattato e non ho contattato nessuno», dice Amadeus, in sala stampa durante la conferenza di apertura del Festival di Sanremo che prenderà il via questa sera, dopo la richiesta degli agricoltori di avere ospitalità al festival. Fiorello ci scherza su: «Sarebbe bene che arrivassero, un palcoscenico così non lo trovi tutti i giorni, faccio un appello a venire». E Amadeus: «Se vengono li faccio salire sul palco».
E non tarda la risposta di Danilo Calvani, leader del Comitato degli agricoltori traditi. «Un nostro rappresentante salirà sul palco di Sanremo». «Siamo in contatto con l'organizzazione del Festival per stabilire i dettagli» ha aggiunto Calvani.
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Mai ricevuto pressioni dalla Rai per fare un festival meloniano. «Posso smentire qualunque cosa». Amadeus rimanda al mittente le accuse di aver dovuto seguire indicazioni dall'azienda per evitare scandali e polemiche a Sanremo. «Ho incontrato Sergio appena è diventato amministratore delegato e mi ha detto: 'puoi continuare a fare il festival liberamente come hai fatto negli ultimi 4 anni'. Non mi ha mai fatto una telefonata per chiedere chi ci sarà. Nei festival precedenti mai cercato cose sensazionali a tavolino». E ha concluso: «I miei festival non sono schierati, in passato sono stato attaccato sia da destra sia da sinistra».
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Sul palco di Sanremo arriverà domani, per la prima serata, "la mamma di Giò Giò", Giovan Battista Cutolo, il giovane musicista ucciso in strada a Napoli dopo una lite. Lo annuncia Amadeus in conferenza stampa. Giovedì sul palco «Stefano Massini e Paolo Jannacci con una canzone bellissima che fa riferimento alle morti sul lavoro, un brano che ci toccherà molto». Quest'anno, spiega ancora, «al festival non ci saranno presenze istituzionali», dopo che «l'anno scorso Mattarella ha fatto un grande regalo agli italiani», né "monologhi". «Ci saranno però alcune testimonianze personali: Giovanni Allevi tornerà a calcare il palco dopo due anni terribili: l'ho incontrato e lui, oltre che suonare, sarà testimonial della sua battaglia, portavoce di coloro che si trovano nella sua situazione», ricorda il direttore artistico.
E su un Amadeus 6 alla conduzione del festival dice: «Sono innamorato di Sanremo, ma tutto deve terminare. Sono lusingato dell'affetto della Rai e del pubblico, ma credo che cinque anni siano sufficienti per chiudere, mi auguro, con una festa bellissima. Resterò comunque innamorato di Sanremo a vita».