Si è tenuta a Catanzaro la XXI riunione scientifica annuale dell’associazione italiana dei registri tumori che ha visto la partecipazione dei più importanti personaggi scientifici del panorama nazionale nello studio di patologie oncologiche. I registri tumori italiani accreditati da Airtum si sono riuniti per la prima volta in Calabria ad opera dell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, sede del primo registri tumori accreditato nella regione, per un momento di confronto sugli studi e sulle esperienze maturate nelle varie regioni.

 

Durante i lavori è stato evidenziato che in Calabria, come nelle altre regioni del sud, ci si ammala di meno di tumore rispetto al resto del Paese. Alla base di questa differenza possono esserci fattori protettivi (differenti stili di vita, abitudini alimentari, fattori riproduttivi) ma anche una minore esposizione a fattori cancerogeni (abitudine al fumo, inquinamento ambientale), come indicato anche dal volume “I numeri del Cancro in Italia 2016” prodotto dai gruppi di lavoro Airtum-Aiom (Associazione Italiana Oncologi Medici).

 

In occasione della riunione nazionale è stato proclamato da Airtum l’accreditamento del registro tumori di Cosenza e di Crotone. Un passo in avanti importante per avere un quadro sempre più preciso della situazione oncologica calabrese. Anche il registro tumori di Reggio Calabria, avviato ormai da tempo ha contribuito ai lavori con una efficace comunicazione sul “Caso Africo”. Il direttore del registro tumori Sutera Sardo ha spiegato che “la produzione dei dati del registro di Cosenza-Crotone, associata a quella del registro tumori dell’Asp di Catanzaro, già accreditato da diversi anni, ha fatto raggiungere una copertura della popolazione calabrese che supera il 50%”.

 

l.c.