Successo per il Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche nell'ambito del bando destinato alla sanità pubblica. Ecco nel dettaglio gli studi che riceveranno i fondi
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Cinque docenti del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche dell’Università “Magna Græcia” di Catanzaro sono risultati vincitori del secondo bando Pnrr destinato alla sanità pubblica. Lo comunica lo stesso Dipartimento con una nota, nella quale si sottolinea che «i fondi ricevuti testimoniano il continuo impegno, nonché il contributo significativo dell’Ateneo alla ricerca scientifica avanzata e interdisciplinare». Le risorse che arriveranno così nell'università catanzarese ammontano a un totale di oltre un milione e mezzo di euro.
Di seguito il dettaglio dei progetti.
- Co Investigator: Prof. Arturo Pujia
Lo studio sull’applicazione di tecniche di neuromodulazione per influenzare i circuiti neurali coinvolti nella regolazione del metabolismo, dell’appetito e della gestione energetico, allo scopo di trattare l’obesità e il diabete di tipo 2.
Fondi ricevuti: 399.500 euro. - CI: Prof. Eugenio Garofalo
Il progetto si prefigge l’obiettivo di migliorare la cura perioperatoria dei pazienti oncologici attraverso interventi preoperatori multidisciplinari. Lo studio mira a dimostrare l’efficacia della preabilitazione nella riduzione delle complicanze post-operatorie e nel facilitare il recupero.
Fondi ricevuti: 258.524 euro - CI: Prof.ssa Angela Sciacqua
Il progetto è incentrato sulle malattie croniche non trasmissibili con particolare attenzione alle patologie cardiovascolari e polmonari e la loro gestione farmacologica.
Fondi ricevuti: 205.000 euro - CI: Prof. Nicola Lombardo.
Lo scopo del progetto è di indagare sulle correlazioni tra le patologie delle vie aeree superiori ed il profilo clinico-biologico dei pazienti affetti da malattia di Parkinson.
Fondi ricevuti: 400.000 euro. - CI: Prof. Alessandro Russo.
Il progetto mira allo sviluppo e alla validazione di risposte antivirali preventive e strumenti diagnostici rapidi per affrontare le epidemie del virus del Nilo Occidentale mediante un approccio One Health.
Fondi ricevuti: 290.000 euro.