Quattro anni soltanto, in gran parte trascorsi in uno studio medico o in una corsia d'ospedale. È la storia di un bimbo di San Nicola Arcella, affetto da numerose patologie, alcune già accertate, come la ipospadia severa complessa e un rene ectopico, altre ancora in fase di di accertamento, come la sindrome di Prader Willi. Quest'ultima è una sindrome rara caratterizzata da anomalie fisiche, comportamentali e intellettive, ma soprattutto da una grave forma di obesità. Ai medici è venuto il sospetto quando il piccolo ha avuto uno spropositato e incontrollato aumento di peso, che a dispetto dei suoi pochi anni fa segnare quasi 33 chili di peso sulla bilancia.

Il suo stato di salute ora necessita di ulteriori indagini cliniche, ma la famiglia ha ormai finito le riscorse economiche e teme di non poter garantire al piccolo di casa cure adeguate. Per questo sua madre ha deciso di aprire una raccolta fondi e lanciare un accorato appello: «Aiutateci, è un dolore che solo chi vive può capire».

L'odissea negli ospedali di Cosenza, Genova e Napoli

I primi problemi di salute si sono manifestati appena due giorni dopo la sua nascita. Meno di quarantotto ore dopo il suo primo vagito, il piccolo viene già stato sottoposto ad alcuni esami diagnostici, che lo hanno costretto al ricovero all'ospedale Gaslini di Genova. Qui, quando ha solo un anno, viene operato una prima volta, la seconda appena sei mesi più tardi. Tra un controllo e un altro i medici si accorgono anche del malfunzionamento di un rene.

Per un pò i sanitari riescono a tenere la situazione sotto controllo, ma a giugno 2021 la sua famiglia ripiomba nell'incubo. Stavolta il piccolo paziente viene visitato dai camici bianchi dell'ospedale Santobono di Napoli, perché negli ultimi dodici mesi è ingrassato di circa dieci chili senza apparente motivo. L'esito degli esami è da brividi: sospetta sindrome di Prader Willi. Nel frattempo il piccolo continua a prendere altro peso. I medici consigliano alla famiglia altre analisi, i suoi problemi di salute potrebbero non essere finiti.

La raccolta fondi

Francesca, questo il nome di sua madre, e il suo compagno si sentono sprofondare. Cercano una soluzione che sembra non arrivare, mentre gli altri figli della coppia assistono inermi al calvario del fratellino. Ma un giorno alla madre viene in mente di creare una raccolta fondi on line, a cui possano contribuire migliaia di potenziali donatori. Crea una pagina sulla piattaforma Go Fund Me, "Aiutate il mio bimbo, è malato", e fissa un obiettivo di 30mila euro. 

«Abbiamo tante spese e altri tre figli - scrive la donna -, il papà non può lavorare perché ci accompagna per analisi, accertamenti, visite. Stiamo spesso fuori casa». In pochi giorni le donazioni raccolte sfiorano i 5mila euro. Mamma Francesca e il suo bimbo tornano a sperare, ma la loro è una corsa contro il tempo. Lunedì prossimo il bimbo dovrà effettuare nuovi controlli medici e poi altri ancora. Raggiungere l'obiettivo dei 30mila euro in tempi ragionevoli consentirà al piccolo di curarsi in tempi rapidi e alleviare il prima possibile le sue sofferenze.