Il ministro delle Infrastrutture ha contattato l’alto ufficiale al centro delle polemiche il suo controverso volume che mette nel mirino gay, femministe e migranti. Fonti della Lega: «Telefonata molto cordiale».
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Matteo Salvini ha deciso di leggere il libro del generale Roberto Vannacci, Il mondo al contrario, primo nella classifica di vendita su Amazon e al centro di un caso politico che scuote la maggioranza di centrodestra.
«Il generale è stato additato come un pericolo» ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti durante una diretta sui canali social. «Ma io me lo comprerò questo libro, perché prima di commentare e giudicare è giusto conoscere e capire. Leggerò il libro di questo generale che ha fatto missioni in Somalia, in Iraq, in Afghanistan, che ha salvato vite, che ha difeso la patria, il Paese, la bandiera, i nostri ragazzi, che fece delle denunce sull'uranio impoverito che tanto male ha fatto a tanti militari. Mi rifiuto di pensare che in Italia esista un Grande fratello che ti dice: questo lo puoi leggere e questo non lo puoi leggere».
Per Salvini «il generale va giudicato per quello che fa in servizio, poi se scrive qualcosa che non ha niente a che fare con i segreti di Stato o il suo lavoro, ma esprime i suoi pensieri penso che abbia tutto il dovere e il diritto di farlo. Mi cercherò qualche ora per leggere quello che molti, a cominciare da alcuni giornalisti di sinistra, hanno commentato e condannato senza averlo letto tutto. Si legge, poi potrò essere d'accordo, in disaccordo, parzialmente d'accordo però la condanna al rogo a mo' di Giordano Bruno nell'Italia moderna e solidale del 2023 non mi sembra assolutamente ragionevole». Dichiarazioni a cui, riportano fonti della Lega, è seguita una telefonata, «molto cordiale», tra Salvini e l’alto ufficiale, che per le sue affermazioni contro i gay, le femministe e gli immigrati, è stato rimosso dal ministro Crosetto dalla guida dell’Istituto Geografico Militare.
Caso Vannacci | Ora nella bufera c’è il ministro Crosetto che ha rimosso il generale autore di un libro controverso
Le esternazioni di Salvini e la successiva telefonata sono state accolte con soddisfazione da Vannacci: «Mi ha fatto piacere sicuramente. Come fa piacere ogni volta che qualcuno mostra interesse per un servitore dello Stato e per come può sentirsi».
Una vicinanza che avrebbe irritato la premier Giorgia Meloni, che sulla vicenda non ha sinora speso una parola, ma teme probabilmente di essere superata a destra dall’alleato leghista, in considerazione del fatto che le tesi del generale non sono affatto indigeste a gran parte del suo elettorato.
A negare divisioni nel governo sul caso Vannacci è però il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e deputato di Fratelli d'Italia, Galeazzo Bignami: «La pretesa della sinistra di sostenere che esisterebbero frizioni all’interno del governo sulla questione Vannacci non è altro che un goffo tentativo di allontanare da sé un'evidenza che è del tutto nota agli italiani: nulla c'entra quanto fatto dal ministro Crosetto rispetto a una situazione che è stata portata alla sua attenzione e che da ministro della Difesa ha affrontato».
L’altro alleato, Forza Italia, cerca di gettare acqua sul fuoco: «Io credo che in Italia tutti abbiano diritto di esprimere le proprie idee, bisogna però essere prudenti quando si occupano incarichi di grande responsabilità perché le opinioni legittime personali rischiano di diventare le posizioni dell'istituzione che si rappresenta», precisa il ministro degli Esteri e segretario nazionale di Fi, Antonio Tajani. «Da qui è nata una incomprensibile polemica sulle forze armate che vanno tutelate difese e protette per il lavoro che svolgono ogni giorno in Italia e all'estero per tutelare l'interesse nazionale».