Ci siamo: domani 6 luglio partono i saldi estivi in Calabria. Data unica in tutta Italia – a eccezione della provincia di Bolzano – al fine di evitare la concorrenza sleale tra regioni per la stagione degli acquisti a risparmio che durerà fino al 4 settembre

Le stime di Confcommercio dicono che «il 38,5% dei calabresi spenderà pro capite meno di 100 euro mentre il 16,1% spenderà una cifra compresa tra i 200 e 250 euro». I dati sono basati su analisi a campione secondo le quali la spesa media pro capite sarà pari a 95 euro. Questo per quanto riguarda la spesa a persona. In riferimento alle famiglie, invece, il 51,6% ha dichiarato che “investirà” nei saldi intorno ai 200 euro mentre la spesa media si attesterà sui 213 euro.

La preferenza dei calabresi va all’abbigliamento (93,5%), seguito dalle calzature (83,9%), dagli articoli per la casa (22,6%), dalla pelletteria (9,7%) e dagli articoli di elettronica (9,7%).

Il tasso di sconto, secondo le previsioni, dovrebbe partire più basso – tra il 30 e il 50% nella maggior parte dei casi – per poi salire nella seconda metà di luglio fino al 70%.

«Saranno saldi importanti per i consumatori che potranno acquistare articoli di moda a prezzi molto convenienti e rinnovare il guardaroba estivo con nuovi colori, modelli e tendenze. Anche in quest’occasione i negozi di moda contribuiranno in maniera sostanziale al contenimento dei prezzi e, di conseguenza, dell’inflazione. Ci aspettiamo una crescita delle vendite di circa il 5% rispetto al 2022», dichiara Maria Santagada, direttrice di Confcommercio Calabria.

Il nuovo Codice del consumo

Dunque, via alla corsa alle occasioni senza dimenticare i soliti “ma”: i consigli delle associazioni di consumatori per mettere in guardia da eventuali fregature. Dal primo luglio, peraltro, sono entrate in vigore le misure sugli sconti di fine stagione previste dal nuovo Codice del consumo, il decreto legislativo approvato lo scorso 7 marzo in attuazione della direttiva Ue 2019/2161. A dare una mano a orientarsi nelle novità è l’Adoc Cosenza, l’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori.  

La principale, spiega, «riguarda gli sconti definiti “farlocchi” praticati dai commercianti, ossia quell’odiosa pratica di alzare il prezzo di un prodotto prima di applicare la percentuale di sconto durante i saldi». Pratica odiosa alla quale è stato messo un argine: «La nuova normativa – evidenzia l’Adoc – prevede infatti l’obbligo per i negozianti di indicare chiaramente, oltre alla percentuale di sconto e al prezzo finale, anche il prezzo più basso applicato a tutti i consumatori nei 30 giorni precedenti. I commercianti che non si atterranno a tale nuova regola andranno incontro ad una sanzione pecuniaria fino a 3.098 euro». Una misura, questa, che dovrà essere attuata non solo nei negozi fisici ma anche sui siti di e-commerce.

Consigli e avvertenze per gli acquisti

Ma basta questo a tutelare gli acquirenti? «Durante questo periodo – avverte l’associazione – bisogna prestare molta attenzione perché è piuttosto facile diventare vittime di truffe e brutte sorprese, per questo motivo è sempre utile fare riferimento a poche semplici regole». La prima: anche durante i saldi, se un prodotto è difettoso il cliente ha diritto alla sostituzione o al rimborso, diritto che va esercitato entro due mesi dall’acquisto, naturalmente esibendo lo scontrino.

«Inoltre – suggerisce l’Adoc –, è essenziale valutare se il negozio offre la possibilità di provare i capi di abbigliamento. Questa possibilità non è obbligatoria, ma potrebbe fare la differenza nella scelta del luogo dove acquistare. Una prova dei capi permette di accertarsi che siano di buona qualità e vestano correttamente».

L’associazione per la tutela dei consumatori mette poi in guardia dai prezzi troppo bassi che «potrebbero nascondere prodotti difettati o rimanenze di magazzino». Il consiglio sempre valido è quello di confrontare i costi tra più negozi per rendersi conto dell’effettiva convenienza.

Attenzione, poi, all’etichetta: «È essenziale conoscere le caratteristiche e la qualità dei prodotti, verificando anche la presenza di marchi di qualità e di sostenibilità ambientale e sociale», sottolinea l’Adoc. E per quanto riguarda i pagamenti restano valide le regole di sempre: si possono utilizzare indifferentemente contanti, carte di credito e bancomat, senza possibilità di rifiuto da parte del commerciante.

Infine, una raccomandazione generale: «Fare acquisti attenti richiede tempo e riflessione per scegliere con cura e garantire un vero risparmio. È fondamentale basare la decisione d'acquisto sulle reali necessità. Non cadere nella tentazione di comprare solo perché il prezzo è conveniente». 

L’invito dell'Adoc è a contattare le sedi territoriali per segnalare eventuali pratiche o chiedere chiarimenti in caso di dubbi.