C’è una vecchissima barzelletta sui carabinieri che riguarda Ben Hur. Un maresciallo e un appuntato vanno al cinema a vedere il film. Al momento della corsa delle bighe l’appuntato dice al maresciallo: «Scommettiamo 50mila lire che vincono i cavalli bianchi?». Il maresciallo accetta di puntare sui neri. Alla fine i cavalli bianchi vincono e il maresciallo paga la scommessa. Ma l’appuntato si pente e dice: «No, maresciallo, i soldi non li voglio: avevo già visto il film». E il maresciallo: «Anch'io avevo visto il film». L'appuntato: «Allora perché ha scommesso»? E il maresciallo: «Questa sera i cavalli neri mi sembravano più in forma!».

Ecco, siamo tutti carabinieri da barzelletta quando rivediamo per la milionesima volta Titanic. Nella scena finale, quando Rose (Kate Winslet) lascia che Jack (Leonardo Di Caprio) scivoli via sul fondo dell’Oceano mentre lei è al sicuro su una porta galleggiante, ebbene, ogni volta, ogni santa volta, speriamo che vada in maniera diversa e lei gli faccia spazio sulla zattera d’emergenza. Ma niente. Jack muore e lei si salva. Cacchio, ma fatti un po’ più in là. Fallo salire. Salvalo e vivete felici e contenti. E invece no. Non c’è dramma d’amore senza vittime. Romeo e Giulietta docet. Ma il dubbio che la bellissima Rose non abbia fatto quello che qualunque innamorato avrebbe fatto, resta.

Una domanda che assilla James Cameron da 25 anni. Non c’è giorno che Dio ha mandato in terra che qualcuno non gli rimproveri di aver fatto morire Jack. 
Ma ora toccherà rassegnarsi: uno studio scientifico commissionato dal regista mette la parola fine alla questione. Jack doveva morire, lo dice la scienza. «Abbiamo condotto uno studio scientifico per porre fine a tutta questa faccenda una volta per tutte», ha detto il regista in un’intervista al Toronto Sun per promuovere il suo nuovo film Avatar - La via dell'acqua.

Ebbene, quella che Camerun definisce «un'analisi forense approfondita con un esperto di ipotermia che ha riprodotto la zattera del film», dimostra che Rose non aveva scelta: sulla zattera Jack non ci stava. «Faremo un piccolo speciale che uscirà a febbraio - spiega Cameron -. Due controfigure della stessa corporatura dei due attori originali sono stati equipaggiati con sensori sul corpo e dentro il corpo e sono stati messi in acque ghiacciate. Le rilevazioni e i test hanno confermato che non si sarebbero potuti salvare entrambi». 

Vabbè, ma bastava cambiare due righe di sceneggiatura per evitare al mondo l’ennesimo rimpianto. Ma forse non sarebbe stata (settima) arte. D’altronde, se Romeo e Giulietta ne fossero usciti felici e contenti, con un paio di pargoli urlanti, chi si ricorderebbe di loro?

«Jack doveva morire. È una storia di amore, sacrificio e mortalità, l'amore si misura con il sacrificio», ha concluso Cameron.