Il Governo non ha dubbi: il “modello Caivano”, attuato in poco più di un anno nel comune a nord di Napoli, è un'esperienza da esportare anche in altre periferie difficili. Per questo il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che prevede interventi analoghi in alcune zone definite ad «alta vulnerabilità sociale». E vale anche per un’area della Calabria.

Sette quelle individuate: Rozzano (Milano), il quartiere Alessandrino-Quarticciolo di Roma, il quartiere Scampia-Secondigliano di Napoli, Orta Nova (Foggia), Rosarno-San Ferdinando (Reggio Calabria), il quartiere San Cristoforo di Catania e il quartiere palermitano di Borgo Nuovo. Stanziati 180 milioni per un triennio, con un piano che dovrà essere definito entro due mesi dal commissario straordinario. Dopo lo sdegno suscitato nell'estate 2023 dalla vicenda delle cuginette abusate dal branco, in una cornice di diffuso degrado, a Caivano si sono concentrati e coordinati gli interventi di più ministeri.

Il luogo simbolo dove iniziare a voltare pagina è stato l'ex centro sportivo Delphinia, abbandonato e vandalizzato, divenuto uno dei luoghi degli abusi sulle due ragazzine: in pochi mesi è stato rimesso a nuovo, intitolato a Pino Daniele e restituito alla cittadinanza. La ministra dell'Università Annamaria Bernini ha inaugurato venerdì scorso un polo universitario, con due corsi di laurea in Scienze motorie e Scienze infermieristiche, cui si aggiungeranno laboratori di restauro artistico e progetti per la messa in sicurezza di opere d'arte. Particolare attenzione è stata data ovviamente al versante della sicurezza, con centinaia di operazioni ad 'alto impatto' e un piano di sgomberi delle case popolari occupate abusivamente, spesso sotto l'egida della camorra.

Sempre venerdì scorso il ministro degli Interni Matteo Piantedosi ha presieduto a Caivano un comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, evidenziando il calo di reati sul territorio: in media del 20% ma con punte del 40 per quelli legati a droga e rapine. Dal 2025 si replica nelle sette aree individuate. Con poteri commissariali e procedure in deroga, soprattutto - si legge nel decreto - per accelerare la concessione ad usi sociali di immobili pubblici, a favore di enti del terzo settore per finalità culturali, sociosanitarie, sportive e in generale rivolte all'integrazione e alla formazione. Alla regia di tutto viene confermato Fabio Ciciliano, dal 2023 commissario straordinario per la riqualificazione di Caivano e in seguito anche capo della protezione civile, affiancato da una squadra di sei subcommissari. Per il supporto tecnico-operativo, spazio a Invitalia ed alla società Sport e Salute. Lo stanziamento prevede 100 milioni di euro entro il 2025, cinquanta per il 2026 e trenta per il 2027.