«Ci stiamo lavorando da mesi. La centrale operativa del 112 sarà in Cittadella e anche la centrale operativa del 118». Così il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che questa mattina è intervenuto alla riunione operativa dedicata alla rete di emergenza della regione e alla formazione degli operatori del terzo settore. «Lavoreranno insieme a tecnici che formeremo e per riorganizzare il sistema dell'emergenza urgenza che nella nostra regione sconta un deficit di personale ma soprattutto sconta un deficit di organizzazione».

Simulazione

Durante la mattina, si è svolta infatti una simulazione di un intervento con chiamata alla centrale numero unico europeo per l'emergenza (Nue 112). Il dottor Riccardo Borselli ha infatti illustrato i vantaggi dell'implementazione della centrale unica 112, la quale consente di geolocalizzare e identificare la chiamata immediatamente con un risparmio di tempo quantificato in 43 secondi su un intervento di due minuti e mezzo. La chiamata viene inizialmente gestita dalle centrale unica per poi essere successivamente smistata alla centrale del 118 che deciderà così di inviare i mezzi di soccorso.

Il sistema di emergenza urgenza regionale

Secondo quanto riferito, questa impostazione consentirebbe di superare l'attuale frammentazione del sistema di emergenza urgenza regionale, suddiviso nelle cinque articolazioni provinciali. Un concetto ribadito anche dal presidente della Regione: «Io ho trovato 5 centrali operative alcuine delle quali non avevano nemmeno il collegamento ad internet e totalmente prive di organizzazione. Ora stiamo lavorando per tentare di avere da qui a pochissimi mesi dei servizi di emergenza urgenza che siano civili».

Nel corso della simulazione è emerso come anche le altre regioni d'Italia scontino un deficit in termini di personale con postazioni e mezzi in molti casi demedicalizzate. Sempre il dottor Borselli ha chiarito come il Dm 70 disponga la presenza di un mezzo medicalizzato ogni 60mila abitanti. Ciò non avviene neppure in Lombardia che ha optato per l'impiego di mezzi avanzati dotati solo di infermiere che, collegato alla centrale operativa, esegue i protocolli dettati dal medico di centrale.

La carenza dei medici

«La carenza di medici è un problema che scontano tutti i sistemi sanitari regionali d'Italia - ha chiarito ancora Occhiuto -. C'è però un dato, le linee guida nazionali ci dicono che dovrebbe esserci la presenza di un mezzo con medico a bordo ogni 60mila abitanti e in Calabria dovrebbero esserci 30 ambulanze con medico a bordo. A volte non ci sono tanti medici per coprire tutti i turni ma noi non abbiamo in assoluto un deficit di medici così forte - ha chiarito ancora - nel 118, lo abbiamo molto di più probabilmente nei pronto soccorso e nelle guardie mediche. Il problema del 118 è sì un problema di personale ma soprattutto di scarsissima organizzazione e di inefficienza nell'organizzazione attuale».

Attivazione entro quattro mesi

«Quando mi sono insediato ho trovato impantanato il percorso sull'112 perché è governato dal ministero dell'Interno e della Regioni. La Calabria era l'ultima regione quando mi sono insediato perché avevano stabilito negli anni passati di fare la centrale del'112 fuori dalla Cittadella, in un locale ex Comalca non di proprietà della Regione e questo stava ostacolando ogni attività. Ho deciso di fare subito la convenzione con il ministero dell'Interno per fare in Cittadella la sede della centrale e abbiamo subito attivato una collaborazione costante con Areu. Abbiamo deciso di cogliere l'occasione dell'implementazione dell'112 anche per riformare il 118. Questo sistema sarà attivo da qui a spero tre o quattro mesi».